La pronuncia di Siena è limitata al punto “Risultato di Amministrazione”, sul quale la Sezione ha formulato due ordini di rilievi
SIENA. La Sezione di Controllo Toscana della Corte dei Conti ha comunicato ieri la valutazione del rendiconto 2014 del Comune di Siena, emettendo una “pronuncia specifica”, come già avvenuto per oltre cento comuni e per la maggior parte dei capoluoghi di provincia toscani.
La pronuncia di Siena è limitata al punto “Risultato di Amministrazione”, sul quale la Sezione ha formulato due ordini di rilievi.
- Il disavanzo sostanziale al 31.12.2014.
Nell’esaminare i diversi profili del rendiconto 2014, la Sezione non ha espresso contestazioni o osservazioni sul rendiconto in sé, salvo rilevare la presenza di un disavanzo sostanziale di 4,080 milioni. Si ricorda che il disavanzo sostanziale è l’avanzo di amministrazione – che nel nostro caso è positivo per 8,616 milioni – al netto delle poste accantonate, vincolate e destinate. La pronuncia ripercorre le già note vicende degli anni 2009-2013, dovute in particolare alla cessazione dei contributi FMPS e l’allungamento del debito posto in essere dall’Amministrazione Comunale durante la gestione commissariale, prendendo in esame le azioni poste in essere per ridurre l’indebitamento e risanare i propri equilibri: azioni periodicamente sottoposte al vaglio della Sezione. Il Comune ha evidenziato che già nel rendiconto 2015, approvato quasi un anno fa dal Consiglio Comunale e ovviamente non ancora esaminato dalla Corte, l’operazione di pieno rientro dal disavanzo 2014 è stata completamente perfezionata, con l’azzeramento del disavanzo sostanziale.
- L’istituzione dal 1.1.2015 del fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE).
Tutti i Comuni italiani hanno dovuto istituire tale fondo, in base alla nuova e complessa normativa contabile decisa dal Governo. Una delle principali difficoltà che gli enti locali si trovano ad affrontare nel predisporre il Bilancio è data dal notevole incremento delle somme da accantonarsi a Fondo crediti di dubbia esigibilità. Entro pochi anni, questo nuovo meccanismo di calcolo del Fondo andrà a regime e tutte le entrate non riscosse non potranno più essere utilizzate dell’ente a finanziamento del proprio bilancio, ma dovranno obbligatoriamente essere accantonate. Per calcolare il nuovo accantonamento il Comune di Siena aveva utilizzato il metodo della c.d. media semplice, mentre la Sezione intende adottare, un metodo differente, più rigoroso e prudenziale, comportando percentuali ben maggiori da applicare ai residui, anche in considerazione della difficoltà di tante famiglie ed imprese a pagare puntualmente imposte e tributi. Dopo il contraddittorio intercorso, la Sezione richiede al Comune l’incremento di tale fondo da 5,812 milioni a 14,059 milioni, con un maggior accantonamento cautelativo sui crediti pregressi di 8,247 milioni. Tale incremento non incide tuttavia sul “disavanzo sostanziale” del Comune, ma solo sull’ extradeficit derivante dai nuovi principi contabili e sarà pertanto “spalmato” su 30 anni, come previsto dall’apposito Decreto Ministeriale del 2.4.2015. Il livello di tale posta trentennale, dopo tale operazione, si attesterà al livello di altri capoluoghi di provincia toscani. L’adeguamento del fondo sarà sottoposto al Consiglio Comunale nel prossimo mese di aprile, in occasione del rendiconto 2016. L’Amministrazione Comunale sta esaminando le modalità per la copertura del riparto trentennale, essendo possibili varie opzioni tecniche a seguito di nuove vendite patrimoniali e del verificarsi di entrate maggiori di quanto inserito nel bilancio previsionale. Il maggior nuovo accantonamento non avrà alcuna ripercussione sul livello dei servizi, di tasse e tariffe e degli investimenti programmati. La forte riduzione del debito comunale già conseguita ed in corso aiuta a rendere sostenibile questo maggiore accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, in particolare dopo la futura estinzione totale dell’indebitamento tramite BOC, prevista entro il 2020.