Sena Civitas: "Serve un confronto che sappia generare idee, alleanze e percorsi concreti"

SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“Il dibattito sul futuro di Siena, e in particolare sul rapporto tra la città e le sue nuove generazioni, tocca un nodo cruciale per il rilancio sociale, economico e culturale del nostro territorio. Come Sena Civitas, accogliamo con favore ogni confronto che non si limiti alla diagnosi, ma che sappia generare idee, alleanze e percorsi concreti.
In questa direzione, crediamo che esistano già nella città le condizioni per costruire una piattaforma condivisa di innovazione culturale e sociale, capace di unire competenze, istituzioni, creatività giovanile e visione europea.
Un ruolo strategico può e dovrebbe essere svolto dalla Fondazione Monte dei Paschi, che nel suo statuto e nella sua missione ha esattamente questa vocazione: promuovere lo sviluppo della comunità senese nei suoi aspetti culturali, formativi, sociali ed economici. Una vocazione importante, che oggi può essere rilanciata attraverso un percorso nuovo, aperto, inclusivo.
In questa ottica, proponiamo di avviare un tavolo di co-progettazione, con il coinvolgimento del Comune, dell’Università, della Fondazione stessa e delle realtà giovanili e culturali più attive del territorio, per valutare la creazione a Siena di un Centro Senese per l’Innovazione Culturale e Sociale (uno spazio condiviso per coworking, formazione, progettazione europea, laboratori creativi, sostegno a imprese culturali, eventi e sperimentazioni giovanili).
Non si tratta di istituire un nuovo ente, ma di mettere in rete risorse, spazi, competenze già presenti in città, rafforzandole attraverso strumenti concreti di collaborazione, accesso ai finanziamenti e attivazione civica.
Un tale progetto può integrarsi e dialogare con iniziative già in corso, come “Siena Città della Musica”, che abbiamo promosso come motore di aggregazione, creatività e rigenerazione urbana.
Il momento è favorevole. La voglia di contribuire esiste. Le idee non mancano. Occorre adesso mettere in moto un metodo di lavoro aperto e concreto, capace di unire istituzioni e società civile in una visione di città che non si limiti a custodire il passato, ma che scelga di generare futuro”.