di Andrea Pagliantini
SIENA. Nei mesi scorsi sulla vetrina dell’edicola di porta Camollia è comparso il cartello con la scritta “Chiuso per ferie” alla quale, tempo dopo si è affiancata la scritta “Vendesi” con la dicitura “immobile adatto anche a street food”.
Una triste notizia per chi è ancora abiutato a leggere le notizie sul giornale, a sfogliare le pagine dei quotidiani, dei fumetti, dei settimanali di approfondimento, di viaggi ecc.
Nello stesso solco che in passato ha portato alla chiusura di due librerie (Bassi e Ticci), di un paio di cinema (Moderno e Impero), di due negozi di musica (Olmi e Disco Laser), a cui si è recentemente aggiunta la notizia della chiusura di Dischi Corsini.
E’ questo lo stato della cultura a Siena (e non solo) sostituita negli spazi da sgargianti negozi di moda o da tutta una serie di attività legate al cibo e al riempimento della pancia.