Legittima la presenza dei soggetti coinvolti nel Comitato tecnico-scientifico
SIENA. La candidatura di Siena, per il 2020, al titolo di città europea dello Sport ha costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di ieri (27 luglio), da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Il consigliere ha fatto riferimento al Comitato tecnico-scientifico chiamato alla predisposizione del dossier di candidatura e ai suoi componenti: il comitato toscano del CONI, i due atenei cittadini, la Fondazione Bianca Piccolomini Clementini e la società Aubay Italia. Pinassi ha ricordato come “il titolo sia assegnato dall’Associazione Capitale Europea dello Sport (ACES, ndr) che indica le norme e le condizioni alle quali devono sottostare le città candidate, che devono dimostrare un impegno continuo e costante nella promozione dello sport e nello sviluppo delle relative infrastrutture, così come sul fronte del miglioramento della salute e dell’integrazione sociale”. Il consigliere ha sottolineato anche come “l’Amministrazione comunale della città candidata sia chiamata a sostenere i costi per la visita della delegazione composta dai componenti della commissione di valutazione di ACES” e ha chiesto all’Amministrazione comunale la quantificazione di tali spese di vitto, alloggio e trasporto, oltre a eventuali rimborsi spese od onorari e, più in generale, l’importo complessivo di tutto il percorso di candidatura. Pinassi ha domandato anche “quali sono le motivazioni che hanno portato all’individuazione e alla designazione di ciascuno dei nove membri del comitato delegato alla compilazione del dossier”.
L’assessore allo Sport, Leonardo Tafani, in premessa alla risposta, ha ricordato che “la seduta della Commissione Sport, durante la quale intendevo illustrare il progetto così come ho sempre fatto con i programmi di Sport Siena Weekend, è andata deserta”.
Nel merito degli aspetti richiamati nell’interrogazione, Tafani ha riconosciuto a Pinassi di aver “colto lo spirito della candidatura sui temi del benessere, della salute della città e dell’incentivazione dell’attività fisica. Oltre al benessere sociale, l’attività sportiva ha infatti una ricaduta positiva sui costi del sistema sanitario nazionale e genera molti altri benefici in termini sociali, formativi, educativi, di aggregazione e di stimolo, a seconda delle fasce di età”.
Quanto ai soggetti che compongono il Comitato, l’assessore ha sostenuto di aver ritenuto opportuno coinvolgere le due Università e come “sia più che legittima la presenza di tutti i soggetti coinvolti nel Comitato tecnico-scientifico in base al loro ventaglio di esperienze e competenze. L’Università per Stranieri, per esempio, ha moduli di studio e professori specializzati nell’inclusione sociale e l’inclusione attraverso lo sport è uno dei velivoli più efficaci. Il contributo dell’Università degli Studi sarà invece legato a tutta la componente medica, come il tema del benessere legato all’alimentazione e a un corretto stile di vita”.
“Sono stati inoltre coinvolti il CONI – ha proseguito – in quanto massima autorità nel mondo sportivo e la Fondazione Bianca Piccolomini Clementini, il cui presidente Paolo Gheda è esperto di storia moderna e contemporanea. La Fondazione contribuirà sia in termini di sponsorizzazione, quindi finanziari, sia per il proprio know how in quanto lo stesso Paolo Gheda è stato uno dei componenti che hanno realizzato il dossier di Aosta, già assegnataria dello stesso titolo per il quale concorriamo”. Quanto alla società Aubay Italia, Tafani l’ha definita “quell’elemento in più, il valore aggiunto: il regolamento di candidatura prevede, infatti, un partner di natura commerciale, anche per sollevare dai costi le Amministrazioni pubbliche. Aubay Italia fornirà tutta la sua esperienza perché ha già realizzato delle piattaforme app, mobile e web legate all’accessibilità e al lifestyle, attraverso i moderni canali telematici. Lanceremo una piattaforma a pagamento dedicata alle aziende e apriremo l’accesso di un’applicazione, web e mobile, a tutti i cittadini”.
Infine, rispetto alle spese per il percorso di candidatura, Tafani ha affermato che “al Comune di Siena, il quale ha sostenuto i 1.700 euro di costo d’iscrizione, non saranno richiesti altri contributi. Per i membri del Comitato tecnico-scientifico non è previsto alcun compenso, mentre i costi di redazione e di stampa del dossier saranno sostenuti da Aubay Italia e dalla Fondazione Piccolomini. La squadra – ha concluso – è stata composta anche in quest’ottica: quella di non spendere denaro pubblico”.
Pinassi ha ringraziato l’assessore per la risposta “che ha chiarito il ruolo di tutti i soggetti coinvolti e la modesta entità dell’investimento fatto dall’Amministrazione comunale”.