Nazareno Orlandi prese spunto proprio dall’inglese Baden Powell
SIENA. E’ trascorso un secolo dalla fondazione dei Giovani Esploratori, i precursori degli attuali Boy Scout, nati in Siena grazie alla lungimirante intuizione di monsignor Nazareno Orlandi, che prese spunto proprio dall’inglese Baden Powell per dare consistenza e vita a un corpo di volontari, paragonabili oggi alle nostre unità della protezione civile. Era la vigilia della Grande Guerra, esattamente l’8 maggio del 1915, e nel grande piazzale all’interno del Ricreatorio Pio II al Costone, il sacerdote senese presentò le prime squadre dei Giovani Esploratori alla cittadinanza, presenti autorità, notabili e rappresentanze militari.
Nella mente dell’Orlandi c’era la volontà di costituire un’istituzione forse più completa e più geniale di educazione giovanile, votata alla rettitudine, alla responsabilità, all’iniziativa, alla generosità religiosa e civile. Di lì a poco, molti di questi ragazzi furono chiamati alle armi. L’Orlandi nutriva per loro un affetto paterno, tanto che riuscì a intessere una quotidiana corrispondenza con ognuno di questi; lettere e cartoline commoventi che giungevano dal fronte e anche dai campi di prigionia, che tutt’oggi sono conservate nell’Archivio del Costone e che rappresentano una testimonianza storica davvero unica. Alcuni di questi ragazzi non fecero più ritorno a casa; ben 17 costoniani morirono sotto i colpi dell’artiglieria nemica e i loro nomi sono ricordati in una lapide all’interno del Ricreatorio.
A distanza di alcuni anni, vale a dire il 4 agosto del 1945, pochi giorni prima del decesso dell’Orlandi, un tragico lutto colpì il Costone e tutta la Città; alcuni Giovani Esploratori, in viaggio per raggiungere la meta del loro agognato campo estivo allestito sulla Montagnola Senese, nei pressi di Simignano furono coinvolti in un incidente stradale. Il camion su cui viaggiavano si ribaltò e 3 di essi perirono tra le lamiere; vi furono anche molti feriti, circa una ventina. Siena pianse queste giovani vittime e il giorno dopo il funerale, che si tenne nel Battistero di San Giovanni, anche l’Orlandi spirò, minato da un brutto male, all’età di 74 anni.
Il Costone ha voluto festeggiare in un modo molto significativo questo centenario, riaprendo i propri battenti ai Boy Scout Agesci che adesso hanno una loro sede stabile proprio di fianco alla Cappella del Costone, dove riposa monsignor Nazareno Orlandi. Migliore compagnia, lo straordinario prete senese, non avrebbe potuto desiderare.