“Presentata una mozione in consiglio comunale affinché Sindaco e Consiglio tutelino gli interessi della città nel campo della salute”

SIENA. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese ha rappresentato per decenni un polo cruciale della città di Siena e del suo territorio per l’assistenza al cittadino e come fonte di lavoro per la cittadinanza. Lo è a tutt’oggi, in mezzo a mille difficoltà, ma ora più che mai è necessario apportare strategie di mantenimento e sviluppo del Policlinico Le Scotte, che rendano giustizia dello storico ruolo centrale della sanità senese nel panorama regionale, nazionale ed internazionale.
Dopo la recente nomina del nuovo Direttore Sanitario, l’imminente necessità di rinnovamento anche del Direttore Generale, per il pensionamento del Dr. Tosi, rende i prossimi mesi particolarmente delicati strategicamente, infatti la selezionare del nuovo DG non può derivare dalle solite sottaciute logiche politiche di partito, ma dalla conoscenza e dalla trasparenza di un progetto da realizzare anche per restituire al nostro Policlinico gli stessi diritti delle altre AOU toscane. Un progetto che scaturisca da un dibattito aperto tra le istituzioni e la città, che si focalizzi sulla effettiva realizzazione dei seguenti punti cruciali:
– Il mantenimento di un Policlinico di eccellenza che collabori fattivamente con l’Università di Siena (la prima per attività formative e di ricerca fra gli atenei medio-piccoli del paese), per garantire l’unicità di Siena come nodo centrale della rete assistenziale, formativa, di ricerca e di trasferimento dei saperi della Toscana meridionale. Individuiamo nel nuovo DG, nel Rettore, coadiuvato dal delegato alla sanità, e nell’amministrazione comunale, gli attoriche di concerto dovranno essere impegnati a realizzare questo obiettivo.
– Il Policlinico necessita di una radicale ristrutturazione, per farne un plesso sostenibile, moderno ed efficace. In questo contesto risulta indispensabile un adeguamento informatico per un più efficiente scambio di informazioni cliniche, non solo fra ospedali di area vasta ma anche, e soprattutto, con i medici di medicina generale ed i servizi territoriali, progressivamente potenziato dall’istituzione dei servizi di telemedicina.
– Le Scotte come punto di eccellenza regionale vive sulle specialità che vengono valorizzate dal policlinico e rappresentano a loro volta un elemento di attrattività. Va pertanto invertito il meccanismo di diaspora dei pazienti, arrestando il progressivo indebolimento delle migliori professionalità, mettendo in atto piani di sostituzione dei pensionamenti e dei trasferimenti, oltre che strategie di richiamo per le miglior competenze. Devono necessariamente essere messe in atto azioni di medio-lungo termine per garantire il futuro dell’assistenza, della ricerca e dello sviluppo tecnologico, in una visione strategica che passi dal reclutamento (o mantenimento in sede) di personalità mediche centrali per attrattività e formazione.
– Il rafforzamento del rapporto con il territorio, per garantire la continuità assistenziale ai cittadini residenti che necessitano, dopo gli interventi nel Policlinico, di strutture di riabilitazione residenziali o di cure domiciliari adeguate.
– La realizzazione di nuove sinergie con le altre Aziende Ospedaliere della Toscana, atte a far crescere le professionalità interne e a favorire lo scambio tra professionisti per evitare le fughe dei pazienti verso altre strutture, mantenendo così elevato il tasso di attrazione e la redditività aziendale, accumulando risorse che potrebbero essere reinvestite sui professionisti e sulle tecnologie.
Il Rettore dell’Università di Siena ha, unitamente ai vertici regionali, un ruolo determinante, mentre il Sindaco di Siena deve presidiare affinché la scelta del nuovo DG rifletta una figura di alto profilo professionale e morale, scevro da logiche di asservimento politico che, conscio portatore delle necessità del territorio e della città, sia in grado di riqualificare Le Scotte sia da punto di vista sanitario che strutturale, portandolo ai vertici degli ospedali di eccellenza, garantendo così ai cittadini e ai pazienti tutti una sanità di altissimo livello, caratteristica essenziale di un ospedale ad alta specializzazione.