Due gli episodi: uno in via del Porrione ed uno davanti alla chiesa di San Domenico
SIENA. Sono due le risse su cui la Squadra Mobile ha, da ultimo, fatto luce. Le indagini svolte dai poliziotti della Questura hanno portato alla denuncia a piede libero di sette giovani: quattro adulti e tre minorenni, due gruppi distinti per altrettanti episodi, uno del 26 giugno in via del Porrione; e l’altro, che ha visto protagonisti i minori, risalente al 4 giugno scorso, quando teatro delle botte e fronteggiamenti è stato il piazzale antistante la chiesa di San Domenico.
In quest’ultimo caso, gli accertamenti degli investigatori sono scattati a seguito dell’intervento degli agenti della volante che, contattati dagli operatori del 118, potevano constatare nelle vie del centro di Siena, la presenza in un gruppetto di amici di un ragazzo gravemente ferito al volto, poiché colpito da un pugno che gli aveva causato la frattura della mandibola (40 i giorni di prognosi). Le indagini hanno appurato che anche il ragazzo aveva, nonostante ferito, preso parte ad una rissa a tre, ove la causa scatenante sembrano essere state alcune parole “non autorizzate” rivolte ad una ragazza di uno dei gruppi coinvolti. L’iniziale duello fra due giovani, un secondo quindicenne che prendeva le difese della ragazza ed il sedicenne provocatore, spingeva il terzo (quello ferito) ad intervenire in difesa dell’amico, avendone la peggio. Le decine di testimonianze raccolte dagli uomini della Squadra Mobile hanno consentito, quindi, di ricostruire la vicenda e di segnalare in stato di libertà alla Procura per i Minorenni di Firenze i tre giovani.
La rissa più recente, quella del 26 giugno scorso, in via del Porrione, all’una di notte, era stata segnalata da più di una persona, mentre era ancora in atto: in quella circostanza, tuttavia, i protagonisti erano scappati ancor prima dell’arrivo dei poliziotti. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, quindi, sono partite dalle dichiarazioni delle persone che avevano segnalato l’episodio alla sala operativa. Gli elementi così emersi, unitamente agli indizi raccolti dagli investigatori, hanno permesso di ricostruire la vicenda e, soprattutto, di individuare quattro giovani di 22, 23, 26 e 18 anni.: anche in questo caso, un futile pretesto quale un’occhiata di troppo è stato sufficiente per far scattare la violenza. In quella circostanza è stato brandito un ombrellone, momentaneamente “preso in prestito” da un ristorante della zona, e sono volate anche bottiglie di vetro, di cui una ha provocato la frattura del setto nasale ed un profondo taglio al volto al 23enne, per un totale di 30 giorni di prognosi.