Il legale del proprietario invia una nota all'Ansa
SIENA. “Completamente estraneo alla vicenda” e “coinvolto in una situazione di questo genere per la prima volta”. Così il proprietario di cavalli Osvaldo Costa tramite una nota inviata all’Ansa dal legale difensore Andrea Manetti in merito all’inchiesta che lo vede indagato dalla Procura di Siena con l’ipotesi di reato di falso e maltrattamento di animali.
Costa è indagato insieme al fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino che, secondo l’accusa, avrebbe sostituito il microchip di 3 cavalli, purosangue inglesi, per spacciarli da anglo-arabi mezzosangue e poterli così iscrivere all’Albo Cavalli Protocollo 2015 del Comune di Siena che consente di essere ammessi al Palio. L’inchiesta avrebbe preso l’avio da una lettera dei proprietari di cavalli, che l’avevano indirizzata al Comune per chiedere accertamenti sul Dna degli animali.
“Innanzi tutto il signor Costa non è proprietario di tre cavalli” specifica l’avvocato nella nota, “ma risulta comproprietario di un solo cavallo (Romantico Baio) insieme ad altri due soci”. “Il suddetto cavallo è stato acquistato presso la scuderia di Luigi Bruschelli il 1° febbraio 2014 e presentato come cavallo anglo-arabo mezzosangue nato in Sardegna di nome Romantico Baio come indicato nel libretto segnaletico”. Costa “figura formalmente proprietario nel libretto segnaletico Unire che prevede l’indicazione di un solo nominativo ma in realtà, come detto, comproprietario”.
Osvaldo Costa sarebbe venuto a conoscenza giovedì 9 “con meraviglia che il cavallo acquistato era stato sostituito con un purosangue dalla notifica degli atti da parte del Corpo Forestale di Siena”. “Osvaldo Costa è più di 30 anni che è proprietario di cavalli – conclude la nota di Manetti – dal 1982 acquista cavalli, dal 1983 partecipa al Palio di Siena e allo scorso Palio di luglio era presente con due cavalli, Mississippi e Roba e Macos”.