"L’effetto elezioni rimette in moto un congegno che ormai ci ha stancati e delusi, perché gabbati. Ora premure a iosa. Poi?"
SIENA. Un’insolita premura stupisce, anche se fa piacere. Che dipenda dall’approssimarsi del voto? Ieri tre operatori ecologici si prendevano cura dei vari contenitori di Via Napoli, questa mattina un altro operatore ha realizzato una pulizia da “barba e capelli” nello stesso luogo (ne è stata ripresa la cura paziente e minuziosa, al fine di conservarne il ricordo. Tempi lunghi di abbandono ci forzano ora a questi stupori.
Il sindaco uscente rivendica sui giornali un proprio “buon governo”, dichiarando di lasciare a chi verrà eletto un tesoretto da spendere per amministrare la città. Ma i cittadini-cronisti suscitati da La Nazione lamentano le conseguenze di lunghissime trascuratezze: dalla condizione della pavimentazione cittadina, allo stato dell’asfalto di tutte le strade, all’insolenza diffusa nel parcheggiare le auto, al decadimento o fatiscenza di isole ecologiche o strutture di servizio. Le foto parlano.
Non possiamo sapere se il tesoretto realizzato dal sindaco (frutto di un’astinenza dalla manutenzione ordinaria pari per durezza alla “tassa sul macinato” ideata a fine Ottocento dalla Destra Storica) basterà a restituire decoro alla pavimentazione del centro e all’asfalto delle vie che interessano immediatamente la città. Pare, però, che buon governo non significhi questo. Insomma, l’effetto elezioni rimette in moto un congegno che ormai ci ha stancati e delusi, perché gabbati. Ora premure a iosa. Poi?
Allora, speriamo che di qui al voto i marciapiedi siano liberati dalle auto, a garanzia dei pedoni; che si proceda a ricollocare i tanti alberi (pini mediterranei in particolare) abbattuti; che si pongano dei dissuasori per rallentare la velocità dei mezzi in strade tangenti le mura o in prossimità di attraversamenti; che si organizzi la fermata di autobus diretti alle periferie in punti luminosi, minimamente protetti dalle intemperie e sicuri; che ai principali incroci, oltre ai semafori, ci siano protezioni (pali metallici) per i pedoni, dove manca il marciapiede ed il piano di calpestio è quello stesso della corsia per gli automezzi; che riprenda la cura dei giardini, aiuole e pavimentazione (si veda in prossimità della scuola “Pascoli”); si procurino dei biglietti da visita volti a gratificare quanti arrivano a Siena, garantendo un po’ di attraenza agli ingressi da nord e agli altri, in particolare quello della Colonna di San Marco, con una cartellonistica significativa, con una efficace segnaletica orizzontale-verticale e con la sistemazione decorosa dei guardastrada, delle varie aiuole e delle rotonde…-
In questo caso, si esageri pure!
Oliviero Appolloni
Sena Civitas