Cinque ospiti: Alberto Guasconi, Marcello Pastorelli, Giancarlo De Luca, Eugenio Neri e Riccardo Pucci, presentati dal moderatore di Sena Civitas Giuseppe Botta
SIENA. Nel giorno in cui il Governatore Giani e l’assessore Bezzini sono a Siena per il lancio della Sanità a Rete con gli stati maggiori della sanità di tutta l’Asl Sud Est, Sena Civitas offre a Palazzo Patrizi il suo sesto appuntamento in tema di Sanità e Salute. Ricordiamo che si tratta di un evento in cui vengono trattati pubblicamente temi specifici, da appartenenti e non al Circolo, per suggerire al candidato del Polo Civico Fabio Pacciani i futuri elementi programmatici. E così è stata anche l’occasione per offrire una chiosa della sanità che sarà.
Cinque ospiti nel concone – Alberto Guasconi, Marcello Pastorelli, Giancarlo De Luca, Eugenio Neri e Riccardo Pucci -, presentati dal moderatore di Sena Civitas Giuseppe Botta, anche lui medico di lunga esperienza e che ha spiegato subito lo scopo del dibattito: “Sanità e Salute, due termini che indicano concetti differenti. La Salute, secondo l’Oms, si identifica con il concetto di uno stato di benessere sia fisico che psichico, non soltanto sul piano individuale, ma anche sul piano della collettività. Quando parliamo di Sanità, intendiamo invece riferirci all’organizzazione delle strutture sanitarie sul territorio, alla valutazione dei bisogni assistenziali della comunità, all’identificazione di gruppi di popolazione a rischio di sviluppare malattie. Il sindaco di una città è il principale Responsabile della condizione di salute dei suoi concittadini e dei servizi sanitari presenti nel territorio di riferimento”.
I primi tre interventi sono stati piacevoli e estremamente significativi per spiegare pregi e difetti della situazione attuale. Guasconi la cui esperienza l’ha portato ad avere coscienza di quasi tutte le sanità regionali, ha spiegato che è in atto un meccanismo di decompressione del centro e l’uso di risorse della periferia; non esiste a suo parere un’alternativa privatistica, senza che prima si riveda l’intero sistema di welfare nazionale.
Pastorelli ha parlato a lungo del sistema di emergenza-urgenza che si conclude nei Pronti Soccorso; il fatto che solo il 25% dei casi che ci arrivano sia effettivamente un’urgenza non altrimenti trattabile sottolinea come quella data struttura rappresenti per la popolazione un punto di riferimento decisivo. Intorni ai Pronti Soccorso, oggi DEA, si sta lavorando molto. Devono essere strutture dove non si diagnostica soltanto ma si interviene anche con lo scopo di dimettere; per questo serve che il personale abbia sempre più una formazione professionale simile.
De Luca ha trattato il tema dell’errore in sanità, a volte umano (attivo), a volte organizzativo (latente). Il fatto che l’85% degli errori appartenga alla seconda categoria l’ha portato a chiedere attenzione all’istituzione Comune perché faccia partire dai territori una richiesta di risposta politica.
Eugenio Neri è stato veemente. Spiegando che si parla si sanità, ma anche di politica, ha anticipato di voler dare piena libera espressione al suo pensiero pur consapevole che su questo la struttura sanitaria abbia fatto proprie interpretazioni restrittive e spesso avviato azioni disciplinari: l’assenza del diritto di critica non fa bene alle istituzioni.
In questo senso le proposte che Neri ha fatto a Pacciani sono sostanzialmente due: incentivi e monitorizzazione.
Siena, si sa, forma medici e infermieri ma non riesce a trattenerli. E gli mancano, tant’è che dopo il Covid alcuni reparti non hanno riaperto. Al nuovo sindaco si presenta l’occasione di trovare incentivi e strumenti a cominciare dalle politiche abitative per favorire i progetti di futuro di giovani operatori sanitari che intendono stabilirsi sul territorio.
Secondo punto: l’affezione al luogo di lavoro. Alle Scotte il sentimento è di essere passati da essere una contrada a essere una struttura al servizio di un “principe” che opera con motivazioni economiche… Di qui la scelta di abbandonare di molti sanitari. Ma un domani il Comune potrà comunque invertire la tendenza usando la propria autorità. “Creare – dice Neri – un osservatorio permanente sull’ospedale delle Scotte che sia centro di ascolto e stimolo per le decisioni del futuro sindaco”.
Pucci, ultimo ospite, medico non è, ma la sua lunga militanza apicale nella Cisl, gli dà ampia visione. Partendo dal dettato dell’art.32 della Costituzione ha sostenuto le proposte di Neri, rese non rinviabili dal fatto che entro il 2024 usciranno dal SSN 40 mila sanitari e già ora alla Regione Toscana ne mancano circa 12 mila. Questo lascia molti dubbi sul fatto che la Sanità a Rete riempirà correttamente i posti in organico nelle periferie e nel frattempo altri dubbi, frutto di un’attenta sorveglianza attiva, vengono avanzati circa il completamento entro il 31 marzo di tutti i progetti PNRR.
Fabio Pacciani, candidato del Polo Civico, di cui Sena Civitas è una delle sette realtà a sostegno, ha concluso l’evento ringraziando con calore i professionisti intervenuti per la chiarezza dei loro interventi.
Sena Civitas