SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“Ma quanto siamo controllati? Si parla con slogan di privacy ma in realtà si va incontro alla sorveglianza “di massa”. A Siena tutto questo sta divenendo realtà: 6 telecamere installate in altrettanti incroci.
Sul territorio comunale con i due nuovi installati, siamo saliti a 6 punti di controllo con i rilevatori semaforici: 1) Pescaia alta; 2) Porta Camollia (Biagio di Montluc e Don Minzoni); 3) Stazione vecchia (Don Minzoni e Mazzini); 4) Cerchiaia; 5) Via Cavour e Caduti di Vicobello; 6) Via V. Emanuele e Piazza Amendola. 3 di queste sono installate nell’arco di circa 300 metri: incredibile.
Se nel corso del 2022 per le 4 installate, si sono registrate circa 800 infrazioni al mese, è facile capire quante migliaia di euro sono stati incassati dal Comune con la sanzione amministrativa minima di 167 euro. È facile quindi intuire anche come i 116 mila euro spesi per l’installazione degli ultimi 2 sistemi, verranno ampiamente e rapidamente ripagati.
Questa è una politica tesa alla sicurezza stradale o è un modo per intensificare le entrate extratributarie?.
La sicurezza stradale, che ha come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti stradali, si ottiene con altri strumenti che non sono i rilevatori semaforici: la sicurezza si persegue prima che avvenga l’infrazione e non dopo.
Sulla sicurezza stradale occorrono invece investimenti di qualità e di lungo periodo: politiche strutturali multi-disciplinari come un maggiore presidio stradale, attraversamenti stradali rialzati nelle vie della città strette e pericolose, zone a rischio con limiti di 30 km”.