SIENA. Da Laura Almerico – Sena Civitas – riceviamo e pubblichiamo.
“Il Consorzio agrario di Siena è stato da sempre il punto di riferimento per gli agricoltori fin dalla sua fondazione oltre un secolo fa. Le sedi del Consorzio sono presenti nelle province di Siena ed Arezzo, e agenzie dislocate in molti paesi grandi e piccoli; questo fa sì che i legami con il territorio siano profondi e di reciproca utilità.
Oltre alla vendita di macchinari agricoli sia di grandi che di piccole dimensioni, nei punti vendita si possono trovare utensili per lavorare la terra, miscele e mangimi per gli animali, prodotti da garden, generi alimentari di eccellenza del territorio, questo permette anche a chi sprovvisto di mezzi propri di procurarsi ciò che gli necessita o a chi ne è provvisto di evitare consumo di carburante (visto i tempi che corrono! ). Inoltre, il Consorzio, essendo provvisto di magazzini di stoccaggio, permette agli agricoltori di immagazzinare il raccolto in ambienti sicuri e controllati. Tutto questo è garanzia di qualità e prodotto a km 0.
Il legame tra Consorzio e territorio ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dell’impresa agro –alimentare. Gli attori coinvolti sono: le aziende agricole che producono le materie prime, nel caso dei lavorati, tipo la pasta, i mulini e i panificatori e il Consorzio che pubblicizza e mette in vendita il prodotto. Infatti per mettere in risalto le eccellenze del territorio ci sono le vetrine dei punti vendita, che oggi sono anche virtuali.
Ciò che voglio dire è che il Consorzio è una struttura storica, che è stata al passo con i tempi, portando sul mercato nuove tecnologie e proposte, fare impresa significa stare al passo con i tempi per la velocità, la quantità dei prodotti, rispettando la qualità e l’etica del proprio territorio.
La campagna senese è ricca di aziende, che sono diventate il fiore all’occhiello della nostra regione, creando un turismo eno-gastronomico di tutto rispetto grazie anche agli eventi organizzati dal Consorzio; bisogna ripartire dalle cose semplici che la terra ci offre, per potenziare il commercio e creare nuovi posti di lavoro, necessari per risollevarci dalla grave crisi economica dei nostri giorni”