SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“Come mai il sindaco ha voluto che nell’ultimo Consiglio comunale si deliberasse per togliere il comodato d’uso dei locali destinati alla scuola di musica Rinaldo Franci?
La recente vicenda, che potrebbe portare improvvisamente e inopinatamente alla perdita per la nostra città dell’Istituto di Arte e Formazione Musicale Rinaldo Franci, lascia stupefatti per la sua rapidità e per noi, che siamo e saremo sempre al di fuori delle “manovre” di palazzo, risulta incomprensibile
Ci limitiamo a prendere atto che siamo di fronte all’ennesimo tassello che si stacca dal mosaico che faceva di Siena il gioiello dell’Italia culturale ed economica del Paese ma che sta rendendo l’immagine complessiva della città ormai irriconoscibile.
Ripetiamo, ancora non conosciamo i dettagli di quello che è successo e che potrà succedere, ma una cosa la possiamo garantire: non assisteremo inerti di fronte a questo furore destruens che questa Amministrazione, evidentemente, non ha alcuna intenzione di fermare. Senza dimenticare che ci sono in gioco 35 posti di lavoro e 200 studenti: quale “nobile” motivazione può giustificare tutto questo?
Qualcuno sogna forse una Siena ridotta ad una informe distesa di tavolini e di gazebo, attraversata da turisti mordi e fuggi, che nemmeno avranno il tempo di capire cosa stanno guardando e di comprendere il frutto di secoli di storia che c’è dietro. Noi abbiamo in mente ben altro: la tutela dei nostri patrimoni storici e culturali è il vero punto di partenza per la rinascita della città, non l’ennesimo luogo di scambio politico e di potere”.