"La risoluzione è in fase di concretizzazione e di controllo da parte della Regione. Si difendono i diritti dei bambini, non le prerogative dei singoli"
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SIENA. “A Siena, a causa delle esternazioni infondate e strumentali delle sue più alte cariche amministrative e di un dirigente scolastico, è stata scritta una brutta pagina politica. Brutta perchè chi riveste funzioni, ruoli pubblici e rappresenta una comunità non può e non deve speculare sulla pelle di nessuno, tanto meno su quella dei bambini. L’allarmismo ingiustificato, l’arroganza di chi non conosce, o finge di non sapere, che ha portato a lanciare una notizia col fine di usarla come grimaldello per impressionare, fare sensazionalismo quando mai, neppure nelle settimane precendenti, ha lavorato per risolvere la questione mi fa dispiacere profondamente per la città tutta.
La vicenda, vorrei ricordarlo, è salita alla cronaca attraverso la segnalazione di alcune insegnanti. Il Comune di Siena non è stato un attore neanche nel segnalare, per primo, quando accadeva sul territorio. E’ stata poi la Regione Toscana, attraverso l’impegno solerte e deciso dell’assessore Grieco, insieme alla mia pressione politica, quella di Simone Bezzini e la condivisione di tutto il Consiglio regionale, a sciogliere i nodi di una vicenda che, come abbiamo scoperto tutti, dipendeva direttamente dall’Ufficio scolastico regionale. Oggi la situazione, per altro paventata a Dirigenza scolastica e Comune da mesi, ed in parte assecondata da chi magari pensava di dirottare alcuni posti di organico verso altri servizi della città, è stata risolta grazie all’impegno della Regione.
La risoluzione è in piena fase di concretizzazione e di controllo su più fronti da parte di Regione Toscana, da quello delle procedure che hanno portato alla decisione dell’Ufficio scolastico regionale fino al check up dei numeri e dei risultati registrati nella Scuola dell’infanzia. Si difendono i diritti dei bambini e i servizi nei loro confronti, non le prerogative dei singoli.
È alla luce dei risultati raggiunti che le esternazioni del Comune di Siena e del dirigente scolastico della città sono gravi. Viene da dubitare che qualcuno voglia far saltare i risultati di prossimo arrivo. Per appurare anche questo aspetto tutti i soggetti saranno convocati in Regione. Forse sarebbe pure il caso, viste le evoluzioni, che la commissione di inchiesta comunale andasse a vedere le carte, per fare luce sulla questione e capire se il Comune è stato “dormiente”. Oggi è inaccettabile che qualcuno screditi il lavoro dell’assessorato regionale alla formazione a cui si deve la risoluzione del problema. La perdita di fiducia nelle istituzioni cittadine senesi è purtroppo sempre più evidente. Episodi come questo aprono la strada a serie preoccupazioni sull’evidente e ampio distacco dalla realtà”.
Stefano Scaramelli