Il bilancio del dg Tosi. In arrivo nuovi investimenti tecnici e professionali
di Augusto Mattioli
SIENA. Seconda solo al Meyer di Firenze. L’azienda ospedaliera universitaria di Siena come indice di soddisfazione degli utenti ha raggiunto nel 2015 l’83% (era al 79,8% nel 2011), mentre l’ospedale fiorentino è all’85%, secondo la valutazione fatta dalla scuola superiore di Sant’Anna. Il dato che viene visto come il segnale dell’appropriatezza dei ricoveri nelle aree medica e chirurgica, e’ stato reso noto assieme ad altri (vedi la diminuzione della degenza preoperatoria) questo pomeriggio dal direttore generale Pier Luigi Tosi in un incontro al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale del diritto alla salute Stefania Saccardi, il rettore dell’università Francesco Frati, l’assessore alla sanità del comune di Siena Anna Ferretti.
Una conferenza stampa improntata all’ottimismo anche se, ha detto Tosi, “non mancano certo problemi”, sottolineando però che “i risultati conseguiti sono il frutto della collaborazione di tutti i dipendenti”.
Tosi ha illustrato anche il programma degli investimenti (in totale oltre 34 milioni) per progetti riguardanti l’officina trasfusionale, la Pet-Tvm, la Tomoterapia, il day surgery, la terapia intensiva, l’endoscopia, la realizzazione di spogliatoi, il blocco operatorio per il quale è previsto un investimento di circa 30 milioni. La fine dei lavori è prevista per il novembre 2019 e l’inizio dell’attività marzo 2020. Tosi parlando con i giornalisti ha sottolineato che occorre attenzione alle esigenze degli utenti e ascoltarli.”Bisogna guardare le cose con i loro occhi e non solo con i nostri”.
Un’azienda quella senese alla quale la Regione, parole dell’assessore Saccardi, guarda con attenzione: “Si tratta di una delle nostre aziende di punta. Ha ottime performance valutate peraltro da soggetti terzi e sta producendo una serie importante di miglioramenti nella capacità di risposta ai bisogni complessivi dell’area ma anche fuori dell’area. E’ l’azienda che fa maggiore attrazione fuori regione dopo il Meyer. Direi che ha solo bisogno di essere rafforzata e stiamo lavorando su alcune professionalità. Ma l’importante è anche il clima che in questa azienda si è riusciti a creare e la capacità di lavorare assieme. Assieme all’università – ha continuato Saccardi – abbiamo un piano importante di investimenti sia sotto il profilo dell’edilizia e della tecnologia, sia sotto profilo delle professionalità. Siena per noi resta ed è uno degli elementi importanti del nostro sistema sanitario”.