di Augusto Mattioli
SIENA. Rinviata al prossimo 13 maggio alle 14 l’udienza del processo Ruby ter nel quale sono imputati Silvio Berlusconi e il pianista delle feste di Arcore Danilo Mariani. Entrambi devono rispondere di corruzione in atti giudiziari e, per quanto riguarda Mariani, anche di falsa testimonianza. Per la settima volta il presidente Ottavio Mosti ha aggiornato l’udienza; ancora una volta , legali dell’ex presidente del Consiglio hanno presentato richiesta di legittimo impedimento presentando tre pareri di medici legali, il professor Fineschi dell’universitá di Roma, il professor Di Paolo dell’universitá di Pisa e il professor Morelli dell’università di Firenze a cui si aggiunge la documentazione di ieri da cui risulta che Berlusconi è ancora ricoverato.
Nei documenti si fa presente come “dai due ai tre mesi come assolutamente necessari ai fini della convalescenza”.
Da parte del Pm Valentina Magnini c’è stata nuovamente la richiesta di accertamenti medici: “Queste perizie – ha sottolineato – collocano la condizione di Berlusconi in una zona grigia tra impedimento o patologia cronica. Incapacità o impossibilità di partecipare al processo?”.
Il presidente Mosti ha spiegato che i rinvii brevi erano decisi in attesa delle dimissioni ospedaliere, procedendo in seguito ad eventuali perizie sui tempi di recupero del leader di Forza Italia.
“Il 13 maggio – ha detto l’avvocato Cecconi – ci sarà certamente un’attività di aggiornamento della trattazione medica. Alla luce di quella documentazione il tribunale dovrà prendere ulteriori determinazioni. Allo stato è difficile immaginare che la certificazione medica che produrremo possa repentinamente testimoniare di una modifica migliorativa, rispetto al quadro rappresentato in modo autorevole dai medici legali”.
Sulle condizioni attuali di Berlusconi, l’avvocato Cecconi non ha risposto alle domande dei giornalisti: “Non abbiamo piacere di dilungarci per evidenti ragioni, che rientrano nella riservatezza massima del nostro assistito. Non chiedeteci di più di quanto in realtà vi stiamo dicendo e che abbiamo rappresentato esaustivamente in tribunale”.