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SIENA. Ha rubato una protesi d’oro dalla bocca di un defunto, dopo aver effettuato i lavori di riesumazione al cimitero, ma è incappato in un controllo della Polizia che l’ha scoperto dopo averlo perquisito. Un 50enne italiano, noto in tutta Italia per i suoi precedenti, quando intorno alle ore 16.00 di ieri, stava tornando verso casa, accompagnato da un collega con il quale era stato ad eseguire dei lavori di riesumazione di salme al cimitero di Uopini. Ma proprio in quei momenti era in atto un maxi servizio di controllo del territorio, con posti di blocco e controllo su tutta la città.
Ben 11 equipaggi della Polizia di Stato, tra Volanti, Reparto Prevenzione Crimine e Polstrada stavano effettuando controlli a tappeto, in stretto contatto con la Sala operativa, quando decidono di fermare, tra le altre, un’autovettura Mitsubishi con a bordo due persone. I poliziotti del Reparto Prevenzione chiedono i documenti ai due uomini e, come sempre, li controllano innanzitutto alla banca dati. Subito emerge che entrambi sono pregiudicati e che uno in particolare, il 50enne di origini torinesi residente nella nostra provincia, vanta numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. Attraverso controlli più approfonditi i Poliziottihanno trovato prima un coltello a serramanico e poi, avvolta in un fazzoletto di carta, una parte di protesi dentaria, verosimilmente d’oro, con evidenti segni di usura. Chiedono spiegazioni e l’uomo risponde di averla trovata per caso, in terra, mentre la mattina stava lavorando presso un cimitero.
A seguito dei riscontri svolti dalla Polizia, il conducente dell’auto, 58enne, che ha confermato di essere stato con il collega ad effettuare, per conto di una ditta appositamente incaricata, ad effettuare le riesumazioni al camposanto, è risultato estraneo ai fatti. Il 50enne è stato invece denunciato, mentre la protesi ed il coltello sono stati sequestrati.