In svolgimento il convegno INTERVENE: come leggere Il DNA per migliorare la predittività delle malattie
SIENA. È in via di svolgimento a Siena il secondo meeting dei data scientists, gli “analisti” dei dati genetici, del progetto europeo INTERVENE. Si tratta di un incontro, che si tiene fra il 13 e 14 aprile al Rettorato dell’Università di Siena, che mette insieme i maggiori esperti europei di analisi di dati genetici e biomarcatori medici ai fini di migliorare la predittività delle malattie, sia rare che comuni.
“Conoscere quale è il tallone di Achille di ognuno di noi permette di mettere in pratica azioni preventive che includono anche modulazione dello stile di vita, oltre che modulazione personalizzata di eventuali farmaci prescritti”, riferisce la professoressa Alessandra Renieri, professore ordinario di Genetica Medica dell’Università di Siena e direttore della Genetica Medica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
Una presentazione innovativa è stata affidata alla dottoranda GenOMeC Kristina Zguro, che ha affrontato il tema della penetranza incompleta ed espressività variabile delle malattie mendeliane. Il progetto INTERVENE è coordinato dall’Istituto di Medicina Molecolare finlandese FIMM. L’Università di Siena partecipa sia nella produzione di dati genetici con la piattaforma di sequenziamento NovaSeq6000, che con il contributo di ricercatori in Genetica medica MED/03 come Chiara Fallerini; assegnisti di ricerca come Elena Pasquinelli; oltre a giovani analisti dottorandi come la stessa Kristina Zguro e Giulia Brunelli del dottorato GenOMeC, coordinato dalla professoressa Renieri.
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Partecipanti al convegno INTERVENE al Rettorato dell’Università di Siena