Mori: "Non sarebbe più facile dare la possibilità a questi soggetti di difendere i propri greggi abbattendo i predatori almeno alla presenza di un’azione di predazione?"
SIENA. Lunedì 24 settembre sarà forse una data storica, infatti, per la prima volta gli allevatori ottengono il riconoscimento dei danni diretti causati dai predatori, questo quanto avvenuto in un incontro avuto con la Regione toscana direttamente con l’assessore Remaschi.
A questo giro gli allevatori non si sono più fidati dei loro storici mediatori, hanno messo da una parte le associazioni di categoria alle quali erano da sempre legati e si sono mossi in proprio, hanno fatto sentire la propria voce, hanno portato avanti la loro convinta battaglia e hanno ottenuto il risultato sperato, i danni causati da lupi e ibridi negli anni 2016,2017,2018, saranno così rimborsati.
La loro battaglia continua perché oltre al danno diretto degli animali morti ci sono quelli indiretti cioè causati dalla paura che rende le pecore meno produttive, che dire al momento?
In me esiste una grande soddisfazione, da sempre mi sono sentito impegnato in favore dei pastori, da sempre ho sostenuto che i lupi e gli ibridi sono incompatibili con i nostri territori e forse ora posso sperare, che visto i costi che dovranno essere sostenuti, la regione Toscana e lo stato Italiano comincino a pensare a soluzioni diverse, cercando di ridurre drasticamente il numero di questi predatori.
Una cosa è certa, e quest’azione ne ha data ampia dimostrazione mai nessun detto è stato più appropriato di quello che recita: “ chi non vuole mandi, chi vuole vada” infatti, fino a quando gli allevatori mandavano, i risultati si traducevano solo in inutili parole, ora che sono andati, i risultati sono arrivati, non del tutto, ma se resteranno ostinati e convinti e soprattutto se quest’ associazione appena nata acquisterà consensi, di sicuro ne arriveranno altri.
Le scelte politiche che travalicando ogni interesse dell’uomo, che vanno solo in difesa della fauna selvatica hanno creato nel tempo una condizione assolutamente insostenibile, porre rimedio a ciò, non significa andare contro a qualche idea ma solo favorire un giusto rapporto tra l’uomo e le sue attività con la natura che lo circonda e nella quale vive.
Inutile sostenere il contrario, i lupi e gli ibridi esistono e sono troppi, i pastori si organizzano con i cani che in genere sono animali da guardiana del tipo maremmano o addirittura pastori del Caucaso, questi cani per ragioni assolutamente naturali creano un altro tipo di problema; le passeggiate fatte in serenità nelle nostre strade bianche non sono più tanto salutari.
Pensiamoci, non sarebbe più facile dare la possibilità a questi soggetti di difendere i propri greggi abbattendo i predatori almeno alla presenza di un’azione di predazione? In Francia lo fanno.
Il mio personale augurio è quello che voi di “ Unione fa la forza” possiate crescere nei numeri e diventare talmente forti da rovesciare l’attuale sistema di ragionamento, abbattere la scelleratezza di chi pensa che il lupo sia buono e da mantenere e le pecore animali sacrificabili.
Massimo Mori