Sei Toscana e Siena Ambiente accusate di illecito amministrativo
FIRENZE. La procura di Firenze conferma le ipotesi di accusa e chiude l’indagine della Guardia di Finanza sull’appalto del servizio, di durata ventennale, per la gestione integrata dei rifiuti urbani nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, aggiudicato il 22 gennaio 2012 dall’Ato Toscana Sud al raggruppamento di imprese Siena Ambiente, Aisa, Cooplat, Unieco, Coseca, Castelnuovese, che hanno dato vita alla società Sei (Servizi Ecologici Integrati) Toscana. La società è stata commissariata il 21 marzo scorso su richiesta del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone. Fra gli indagati c’è l’ex parlamentare Pd Fabrizio Vigni.
Le accuse sono di turbativa d’asta per l’ex direttore generale di Ato Sud, Andrea Corti, gli avvocati Valerio Menaldi e Tommaso D’Onza, incaricati da Ato di gestire la procedura di gara, per gli ex amministratori dell’impresa aggiudicataria Sei Toscana Marco Buzzichelli e Fabrizio Vigni e il commercialista Eros Organni, prima consulente e poi amministratore di Sei Toscana. Vigni, Buzzichelli e Organni sono accusati anche di aver corrotto Andrea Corti, il loro controllore, affidandogli una serie di incarichi di progettazione. Corti a sua volta, secondo le accuse, non solo li ha favoriti in fase di gara ma poi ha garantito «il libero perseguimento dei loro interessi imprenditoriali», omettendo, per esempio, di intervenire a fronte delle segnalazioni ricevute da alcuni rappresentanti dei Comuni serviti da Sei Toscana, preoccupati per l’aumento dei costi. Corti è accusato anche di concussione per induzione, per aver intascato oltre metà del compenso spettante a un collega ingegnere, incaricato da Ato di due consulenze.
Sei Toscana e Siena Ambiente sono accusate di illecito amministrativo connesso ai reati di corruzione.