Il 5 novembre nella Sala dei Mutilati si discuterà della cosiddetta “Buona scuola”
SIENA. Dal Coordinamento per la scuola pubblica Siena e provincia riceviamo e pubblichiamo.
“Si preferisce dare nomi eclatanti a nuove leggi pensando di convincere l’opinione pubblica (queste vengono nominate, spesso in inglese perché più trend o più “figo”) che queste saranno sicuramente delle buone riforme che andranno a migliorare e modernizzare la società italiana. Non è così che si porta avanti la crescita e il miglioramento dei settori cardine di una società complessa e contraddittoria come quella in cui stiamo vivendo.
Più che buone riforme si stanno riproducendo dei modelli organizzativi nei vari apparati sia pubblici che privati, centrati su figure professionali apicali sui quali si concentra la maggior parte del potere e delle funzioni decisionali, per affermare, con molta superficialità, dei contenuti e degli obbiettivi di carattere aziendalistico. Particolarmente drammatica è la situazione sul sostegno, dove si sconta la devastante mancanza di programmazione del Governo e l’ assoluta irrazionalità del piano di mobilità ( fulcro della cd “buona scuola”) di Renzi e Giannini : pochissimi docenti titolati, assenza di coordinamento tra la tempistica degli inserimenti nelle graduatorie e l’ organizzazione universitaria dei corsi di specializzazione per gli insegnanti … perché in varie occasioni, anche nella civilissima provincia di Siena, presidi disorientati e poco preparati sulla normativa consigliano i genitori a far stare i disabili a casa o applicano loro un improbabile orario ridotto, tenendoli a Scuola solo per poche ore.
Il prossimo 5 novembre, sabato alle ore 18,00, a Siena nella Sala dei Mutilati alla Lizza, avremo modo di discutere ed approfondire la cosiddetta “Buona scuola” voluta e pubblicizzata molto dall’attuale presidente del Consiglio. Approfondiremo le problematiche e le grandi difficoltà che si sono verificate e che ancora persistono in questo avvio di anno scolastico con:
Marina Boscaino, portavoce nazionale della Lit, Anna Fedeli, della segreteria nazionale FLC Cgil
Alessia Petraglia senatrice di Sinistra Italiana.
Per non dire dei potenziali ricorsi che si stanno originando a causa di una nuova legge, La Buona Scuola, redatta in modo superficiale ed in chiaro conflitto con i diritti maturati dai docenti negli anni passati e che costeranno allo Stato Italiano svariati milioni di euro che ovviamente saranno pagati con le tasse pagate dai cittadini e cittadine, in particolare dai dipendenti pubblici e privati.
Nel dibattito di sabato prossimo proveremo ad affrontare i temi più caldi che rimangono tutti da affrontare e che, non solo non vengono risolti da questa “Buona Scuola”, stanno creando maggiori conflitti e depauperamento dei saperi a favore di principi imprenditoriali scontati e di parte. Basti pensare ai temi che erano dentro la proposta di referendum abrogativo portato avanti dalla Lip con l’adesione di tante sigle sindacali, politiche e di associazioni.
In particolare all’aumento sproposito delle ore dedicate all’area della autonomia scolastica, nata per diversificare lo studio e gli approfondimenti in base agli interessi degli studenti e le peculiarità territoriali, rivisitate come ore obbligatorie per gli studenti di stages aziendali senza nessuna remunerazione ( ben 400 ore per gli Istituti professionali di II grado e 200 per gli altri indirizzi scolastici).
Al tema delle assunzioni a chiamata diretta da parte dei Dirigenti scolastici, dalla distribuzione ad personam di bonus al personale a totale discrezione di quest’ultimi, della valutazione e di quanto si è già fatto per contrastare questa riforma, fino alle potenziali e future iniziative da organizzare per superare i blocchi e contraddizioni scaturite dall’applicazione di questa legge.”