Ieri in Prefettura incontro tra i sindaci di Sarteano, Radicofani, Pienza e Castiglione d'Orcia e Prefetto, Questore, Comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza: azioni in corso e misure di prevenzione
SIENA. A seguito del rave party che si è tenuto lo scorso fine settimana in Val d’Orcia, nella zona di Contignano nel comune di Radicofani, rispetto al quale le Forze dell’Ordine hanno già attivato tutte le misure necessarie, si è tenuto un incontro presso la Prefettura a Siena per un confronto tra le istituzioni coinvolte, a diverso titolo, nel contrasto del fenomeno.
La richiesta di incontro, della quale il sindaco Francesco Landi si è fatto portavoce, è stata avanzata congiuntamente dai quattro sindaci dei comuni interessati dai rischi, dai disagi e dai comportamenti illeciti causati dal rave party: Francesco Fabbrizzi, sindaco di Radicofani, Claudio Galletti, sindaco di Castiglione d’Orcia, Manolo Garosi, sindaco di Pienza e lo stesso Landi, sindaco di Sarteano.
L’incontro si è svolto nella mattinata di giovedì 3 ottobre presso la Prefettura di Siena alla presenza del Prefetto dott. Armando Gradone, del Questore dott. Costantino Capuano, del Comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Stefano Di Pace, del Capitano della Guardia di Finanza Ivan Cesare e dei primi cittadini dei quattro comuni.
I sindaci si sono fatti interpreti di una richiesta avanzata in modo forte dai cittadini, dagli imprenditori e dalle categorie economiche e sociali presenti nei territori, ritenendo quindi di primaria importanza incontrare la Forze dell’Ordine per condividere il quadro completo di quanto accaduto, sapere quali azioni siano state intraprese e quali seguiranno e condividere misure, metodi e strategie per cercare di prevenire altri eventi analoghi.
Ad oggi, ha fatto sapere il Questore, sono state identificate oltre 600 persone provenienti da tutta Europa, avviate le procedure per sanzionare i circa 350 veicoli parcheggiati e i circa 100 che campeggiavano in aree di sosta non autorizzate. Al tempo stesso, la Divisione Anticrimine della Questura sta valutando i casi per i quali verrà emesso un “foglio di via” con divieto di ritorno in provincia di Siena. Sono in corso anche le indagini specifiche per individuare gli autori dei fatti penali commessi, in particolare identificare gli organizzatori del rave party che, da quanto emerso, sembrano non essere nuovi a comportamenti di questo tipo.
Il carattere di repentinità dell’evento, che ha visto radunarsi in breve tempo circa 3000 persone, ha consentito alle Forze dell’Ordine di essere sul luogo quando c’erano già troppe persone ed intervenire con la forza avrebbe potuto causare episodi di maggiore gravità. L’attività principale da porre in essere per il futuro è quindi quella di prevenzione e parte dalla sensibilizzazione delle nostre comunità: per prima cosa è fondamentale che i cittadini stessi segnalino subito a sindaci o Forze dell’Ordine persone o comportamenti sospetti, tra i quali eventuali affitti straordinari di attrezzature (strumenti musicali, generatori elettrici, ecc.), nonché acquisti sospetti di vivande su larga scala. Solo così si potranno prevenire gli arrivi e essere presenti sul posto prima che le persone raggiungano numeri che rendono rischiosa ogni successiva operazione.
“Il paesaggio e la quiete ricercate dagli ospiti dei nostri territori sono una risorsa di primaria importanza anche per la nostra economia, da tutelare con ogni mezzo. Il rischio che eventi di questo tipo mettano a repentaglio l’immagine delle nostre terre è assolutamente da scongiurare” hanno sostenuto i sindaci. Anche per questo i rappresentanti delle istituzioni, oltre ad esprimere apprezzamento per l’operato delle Forze dell’Ordine, si sono fatti portavoce degli interessi non solo dei cittadini, ma anche dei privati e delle attività ricettive perché la sicurezza dei nostre terre deriva dal benessere e dalla ricchezza, portata da chi investe e crea posti di lavoro, soprattutto nel settore turistico.
La richiesta di incontro, della quale il sindaco Francesco Landi si è fatto portavoce, è stata avanzata congiuntamente dai quattro sindaci dei comuni interessati dai rischi, dai disagi e dai comportamenti illeciti causati dal rave party: Francesco Fabbrizzi, sindaco di Radicofani, Claudio Galletti, sindaco di Castiglione d’Orcia, Manolo Garosi, sindaco di Pienza e lo stesso Landi, sindaco di Sarteano.
L’incontro si è svolto nella mattinata di giovedì 3 ottobre presso la Prefettura di Siena alla presenza del Prefetto dott. Armando Gradone, del Questore dott. Costantino Capuano, del Comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Stefano Di Pace, del Capitano della Guardia di Finanza Ivan Cesare e dei primi cittadini dei quattro comuni.
I sindaci si sono fatti interpreti di una richiesta avanzata in modo forte dai cittadini, dagli imprenditori e dalle categorie economiche e sociali presenti nei territori, ritenendo quindi di primaria importanza incontrare la Forze dell’Ordine per condividere il quadro completo di quanto accaduto, sapere quali azioni siano state intraprese e quali seguiranno e condividere misure, metodi e strategie per cercare di prevenire altri eventi analoghi.
Ad oggi, ha fatto sapere il Questore, sono state identificate oltre 600 persone provenienti da tutta Europa, avviate le procedure per sanzionare i circa 350 veicoli parcheggiati e i circa 100 che campeggiavano in aree di sosta non autorizzate. Al tempo stesso, la Divisione Anticrimine della Questura sta valutando i casi per i quali verrà emesso un “foglio di via” con divieto di ritorno in provincia di Siena. Sono in corso anche le indagini specifiche per individuare gli autori dei fatti penali commessi, in particolare identificare gli organizzatori del rave party che, da quanto emerso, sembrano non essere nuovi a comportamenti di questo tipo.
Il carattere di repentinità dell’evento, che ha visto radunarsi in breve tempo circa 3000 persone, ha consentito alle Forze dell’Ordine di essere sul luogo quando c’erano già troppe persone ed intervenire con la forza avrebbe potuto causare episodi di maggiore gravità. L’attività principale da porre in essere per il futuro è quindi quella di prevenzione e parte dalla sensibilizzazione delle nostre comunità: per prima cosa è fondamentale che i cittadini stessi segnalino subito a sindaci o Forze dell’Ordine persone o comportamenti sospetti, tra i quali eventuali affitti straordinari di attrezzature (strumenti musicali, generatori elettrici, ecc.), nonché acquisti sospetti di vivande su larga scala. Solo così si potranno prevenire gli arrivi e essere presenti sul posto prima che le persone raggiungano numeri che rendono rischiosa ogni successiva operazione.
“Il paesaggio e la quiete ricercate dagli ospiti dei nostri territori sono una risorsa di primaria importanza anche per la nostra economia, da tutelare con ogni mezzo. Il rischio che eventi di questo tipo mettano a repentaglio l’immagine delle nostre terre è assolutamente da scongiurare” hanno sostenuto i sindaci. Anche per questo i rappresentanti delle istituzioni, oltre ad esprimere apprezzamento per l’operato delle Forze dell’Ordine, si sono fatti portavoce degli interessi non solo dei cittadini, ma anche dei privati e delle attività ricettive perché la sicurezza dei nostre terre deriva dal benessere e dalla ricchezza, portata da chi investe e crea posti di lavoro, soprattutto nel settore turistico.