Il covid lascia un segno profondo su Siena e provincia
SIENA. Gli effetti della seconda fase della pandemia da Covid cominciano a farsi sentire in maniera profonda sul territorio di Siena e della provincia colpendo anche fasce sociali che nella prima ondata avevano resistito. Un dato su tutti: rispetto al 2019 sono aumentate del 95% le richieste di sostegno presentate alla Caritas a livello diocesano e del 78% a livello di zona senese.
È questo il quadro generale che emerge dal II rapporto della Caritas dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino presentato oggi a Siena dal Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dagli interventi di Maria Forte, Prefetto di Siena, e di Anna Ferretti, dell’Equipe della Caritas Diocesana.
Dal rapporto emerge che analizzando i dati ricavati dai centri Caritas di Siena, Arbia (Asciano), Spugna e Santa Caterina (Colle di Val D’Elsa), Sovicille e San Rocco (Sovicille), nel 2021 sono stati incontrate complessivamente 840 persone, di queste 581 nel solo centro diocesano di Siena. Nello specifico nel 2021 sono stati registrati su 840 persone, 293 nuovi utenti. Nel 2020 erano 650 persone di cui 207 nuovi utenti. Solo su Siena su 581 persone incontrate, 231 sono nuovi utenti. Nel 2020 su 458 ascolti erano 173 i nuovi utenti.
Inoltre, l’età media delle persone che si rivolgono alla Caritas è di 45,7 anni. Il 54,4% sono uomini, il 45,6 % donne, mentre il 33,8% sono italiani e il 66,2% stranieri. Da evidenziare il costante aumento della presenza degli italiani nel corso degli anni (nel 2015 erano il 28% e nel 2019 il 30%). Le nazionalità più presenti sono quelle del Bangladesh Nigeria, Romania, Pakistan, Tunisia, Albania. La presenza degli stranieri è totalmente cambiata rispetto al 2019 dove la presenza di persone provenienti da Albania, Romania e Marocco era prevalente. Al 31 dicembre 2021 erano 547 i nuclei familiari sostenuti dalla Caritas nel territorio Diocesano.
Il focus di Caritas evidenzia anche come a Torrenieri zona sud della Diocesi dove lavora l’emporio di Montalcino dove si è passati da 242 pacchi viveri consegnati nel 2020 ai 384 del 2021. In particolare i pacchi viveri distribuiti a Siena (Arbia e San Girolamo) soprattutto alle famiglie (alcune si sono presentate almeno una volta nell’arco dell’anno e c’è anche chi ha fatto il ritiro settimanale) nel 2020 erano stati 1293, nel 2021 si è passati a 2532. E questo ha significato anche l’aumento delle spese per gli acquisti per prodotti alimentari passando da 25.654 euro del 2020 ai 46.496 euro nel 2021. Da evidenziare che nel 2021 ci sono stati interventi economici importanti dati dalle Società della salute e dai Comuni. Nonostante questo, la richiesta è stata molto forte, richiesta condivisa anche con i servizi sociali territoriali.
Il rapporto sottolinea come nel 2021 sono state accolte: nel Centro le Querce di Mamre di Tolfe oltre 70 persone; al Centro di Arbia e nella Casa Accoglienza Santa Luisa 15 donne, molte di loro con minori; al Centro di Arbia e in altri appartamenti 4 famiglie. Alla Mensa sono stati distribuiti 10.825 pasti a 141 persone, la cui maggioranza è senza casa e lavoro. Importante anche l’intervento della Caritas per le erogazioni agli utenti per il pagamento delle bollette, degli affitti e dei trasporti. Si è passati dai 12.107 euro del 2019, ai 26 mila del 2020 fino ai 34 mila del 2021.