Il partito chiede chiarimenti alla proprietà, alla Regione e al Comune di Siena

SIENA. Dal Partito Socilaista di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Già con l’incontro avvenuto in Regione Toscana il 12 Agosto 2019, con alcuni giornalisti e speaker dell’emittente senese Antenna Radioesse, sapevamo che era molto probabile il licenziamento di tutto lo staff di giornalisti della storica radio senese. Puntualmente ciò che tutti scongiuravano è avvenuto e la cooperativa editrice ha lasciato a casa, dopo le ferie estive, tutta la redazione.
Il Partito Socialista Italiano, che da sempre è garante delle libertà di stampa, di tutela del lavoro e della libertà di espressione e di informazione, chiede al più presto un incontro tra i sindacati di categoria, la Regione Toscana ed il Comune di Siena per capire quali possono essere i passi per consentire ai giornalisti di poter continuare il loro lavoro.
Il Partito Socialista Italiano si chiede anche come, dopo l’incontro con i lavoratori a rischio licenziamento del 12 agosto 2019, la Regione si sia mossa per la tutela del personale giornalistico dell’emittente e quali strategie abbia messo fin da allora in campo per non consentire che ciò avvenisse.
Chiudere una voce di informazione a Siena significa impoverire la città di quella che riteniamo sia la base della democrazia e cioè la libertà di stampa e la pluralità di informazione che ogni Paese Libero auspica e tutela.
Il Partito Socialista Italiano si sente di denunciare l’impoverimento culturale in atto nella città di Siena che ha come epilogo il licenziamento di alte professionalità legate al campo della comunicazione e dei mass media.
Il PSI si sente di mettere in luce l’inadeguatezza della giunta per la risoluzione del problema dato che essa non si è mossa in tempo per la tutela del lavoro dei suoi cittadini. Lasciare soli e senza una risposta giornalisti e lavoratori non è un buon modo di dimostrare serietà, efficacia ma al contrario dimostra una non chiara visione sulle politiche del lavoro locale e sulla sua tutela; città questa di Siena che, oggi più che mai, ha bisogno di affidabilità politica, maggiori certezze e concretezza”.