Il policlinico potenzia l’internazionalizzazione investendo in formazione linguistica e culturale
SIENA. Potenziare l’internazionalizzazione dell’ospedale Santa Maria alle Scotte. Questo uno dei principali obiettivi del protocollo triennale siglato tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e l’Università per Stranieri di Siena, ateneo statale a vocazione internazionale specializzato nell’insegnamento dell’italiano a stranieri, nella ricerca scientifica sulla diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo e nello studio dell’interazione della lingua e della cultura italiane con le altre lingue e culture.
«Il protocollo con l’Università per Stranieri – commenta il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta – è un’opportunità di ulteriore crescita culturale e professionale e ci permette di aprire ancora di più le nostre porte, migliorando anche la comunicazione relazionale e i divari linguistici che possono esserci. In particolare, da una valutazione effettuata sul numero di accessi di utenti stranieri in Pronto Soccorso e in Pediatria tra il 2021 e il 2022, è emerso che le lingue più utilizzate nella comunicazione tra i nostri professionisti e gli utenti stranieri sono inglese, tedesco, spagnolo e ucraino. Inoltre stiamo potenziando le attività di rapporti internazionali, a cui è dedicato uno specifico ufficio della Direzione Generale e, grazie al protocollo, investiremo anche in termini di ricerca e didattica, con cicli di lezioni, seminari e conferenze e lo sviluppo e la partecipazione a progetti di cooperazione e collaborazione internazionale».
«La nostra università è al servizio del territorio, della città e della comunità – spiega il rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari -. La nostra missione è creare multiculturalità attraverso il plurilinguismo. Abbiamo accordi e convenzioni con atenei, enti e organizzazioni di tutto il mondo ma li abbiamo anche nella nostra città. Questa intesa – aggiunge Montanari – ci permette si svolgere fino in fondo la nostra missione. Si parla non a caso di “terza missione”: ci sono ricerca, didattica e c’è in questo caso il servizio alla comunità. Dall’altra parte permette all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, ai suoi pazienti e ai suoi professionisti, di vivere un’esperienza ancora più umana. In tal senso siamo fortemente convinti che curiamo non solo dei corpi ma delle persone nella loro completezza. Da questo punto di vista – conclude -, la comunicazione linguistica è fondamentale».
In particolare grazie al protocollo sarà possibile sviluppare progetti di collaborazione per promuovere la formazione linguistica e culturale del personale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e di mediatori linguistico-culturali che operano a contatto con il pubblico internazionale dell’ospedale, per migliorare il servizio di accoglienza. Sarà possibile promuovere una comunicazione efficace con i cittadini stranieri attenuando la complessità linguistica come ostacolo all’accesso alle attività assistenziali dell’Aou Senese, supportando i processi di mediazione linguistica e culturale. Inoltre tra gli obiettivi c’è quello di condividere delegazioni internazionali in visita presso le due istituzioni, al fine di intraprendere collaborazioni accademiche e scientifiche, e favorire forme di cooperazione interistituzionale in ambito didattico e di ricerca.
«Grazie al protocollo – conclude il professor Barretta – offriremo anche la possibilità ai nostri dipendenti e ai loro figli di ricevere uno sconto per la frequenza di corsi singoli di lingue straniere dell’Università per Stranieri, promuovendo quindi la conoscenza di lingue e culture diverse».