![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/cut1310482002167.jpg)
SIENA. Il gup Roberta Malavasi deciderà il prossimo 16 novembre sugli eventuali rinvii a giudizio, patteggiamenti, riti abbreviati o archiviazioni nell’ambito dell’inchiesta Time Out sul fallimento della Mens Sana Basket Spa.
Il pubblico ministero Antonino Nastasi ha accettato le richieste di patteggiamento di quattro imputati (Olga Finetti, ex segretaria generale della Mens Sana; Paola Serpi, ex vicepresidente; Jacopo Menghetti, ex dse Luca Anselmi, ex Ad) ed ha chiesto il rinvio a giudizio per altri cinque (Cesare Lazzeroni, ex presidente della Mens Sana; Federica Minucci, figlia di Ferdinando Minucci e socia di Best Solution; Pierluigi Zagni, legale rappresentante della Best Solution; Rosanna Mereu, ex moglie di Minucci; Stefano Bisi, vicedirettore de Il Corriere dell’Umbria).
Stefano Sammarini e Nicola Lombardini, titolare e socio di Essedue Promotion, hanno scelto il rito abbreviato. Ferdinando Minucci, ex presidente ed ex gm della Mens Sana, e Alessandro Terenzi, commercialista della Essedue Promotion non hanno ancora deciso tra patteggiamento e rito abbreviato.
Per il legale rappresentante della Columbus Value è stata dichiarata l’incompetenza territoriale ed stato, quindi, rinviato al tribunale di Rimini.
33 i reati contestati: dall’associazione a delinquere al riciclaggio e alla ricettazione, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa denuncia, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito. Secondo l’accusa, Mens Sana Basket, Essedue Promotion, Brand Management di Rimini e Best Solution avrebbero otganizzato un articolato sistema che permetteva loro, anche con pagamento in nero su conti esteri e fatture false, di remunerare i giocatori, alterare i bilanci e trarre profitto personale.