Civardi ha asserito che "il fatto non sussite"
MILANO. Il pm Civardi ha chiesto di nuovo l’assoluzione per il tandem Vila-Profumo; per lui nell’operazione dei derivati del Monte dei Paschi i due non ebbero “intenzionalità decettiva”, non vi fu inganno. Gli ex vertici della banca senese sono imputati per false comunicazioni sociali (ex falso in bilancio) e aggiotaggio per fatti relativi al periodo in cui erano alla guida di Mps.
La richiesta di assoluzione riguarda Alessandro Profumo, ex presidente di Mps e attualmente amministratore delegato di Leonardo; Fabrizio Viola, ex amministratore delegato della banca senese; Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale di Mps.
Civardi ha chiesto l’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per il reato di aggiotaggio contestato a Profumo e Viola e per quello di false comunicazioni sociali contestato a tutti gli imputati per il bilancio 2012 e per la prima semestrale del 2015 e l’assoluzione «perché il fatto non è previsto dalla legge come reato» per la contestazione di false comunicazioni sociali in merito ai bilanci 2013 e 2014.