di Augusto Mattioli
SIENA. Dopo nove ore di discussione il gup Ilaria Cornetti ha aggiornato al 6 dicembre l’udienza, svoltasi con rito abbreviato, riguardante la vicenda della ragazza che aveva denunciato una violenza sessuale nel corso di una festa nella notte tra il 30 e il 31 maggio del 2021 in una abitazione del centro storico di Siena.
Imputati di violenza sessuale con l’aggravante di essere stata commessa in gruppo e lesioni dolose il calciatore del Genoa Manolo Portanova (che ha fatto nel corso dell’udienza una dichiarazioni spontaneo confermando la sua innocenza), suo zio Alessio Langella ed Alessandro Cappiello. Per un minorenne presente all’episodio procederà il tribunale dei minorenni di Firenze.
L’udienza questa mattina si è aperta con le richieste del Pm Nicola Marini: sei anni per Manolo Portanova e Alessio Langella e rinvio a giudizio per Alessandro Cappiello.
Il rinvio consentirà al Gup Cornetti di esaminare tutti gli aspetti e circostanze messi in evidenza dal legali degli imputati e della parte civile, in cui è presente anche l’associazione Donna chiama donna.
“Ho chiesto il non luogo a procedere per il mio assistito per ragioni che ho spiegato“, ha puntualizzato l’avvocato Antonio Voce, legale di Cappiello.
“Per quanto ci riguarda abbiamo fatto la nostra discussione e le nostre analisi, abbiamo chiesto i danni. Informerò ora la mia assistita di come è andato il dibattimento: lei non ha mai espresso il suo consenso come invece ha sostenuto la difesa degli imputati”, ha precisato il legale della donna, Jacopo Meini.
“Ritengo – ha precisato Alessandro Betti, legale di Langella -, che il rinvio sia dovuto all’esigenza del Gup di prendersi una pausa di riflessione e fare le sue valutazioni. I dati sono stati forniti sono vari e su larga scala. Il fatto è stato sviscerato in tutti i suoi aspetti”.