di Augusto Mattioli
SIENA. “Abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto”. Cosi l’avvocato Gabriele Bordoni, legale del calciatore Manolo Portanova, riguardo all’offerta di una somma vicina ai 25 mila euro fatta alla ragazza, che ha denunciato di essere stata violentata dal calciatore, da suo zio Alessio Langella e da Alessandro Cappiello nel corso di una festa in un appartamento del centro storico di Siena a fine maggio del 2021. Per un quarto giovane coinvolto, all’epoca minorenne, la competenza è del tribunale dei minorenni di Firenze.
Un’offerta presentata nel corso dell’udienza tenutasi lo scorso 16 settembre, nella quale i legali degli imputati hanno comunicato che per Portanova e Langella il processo – la prossima udienza è stata fissata per il 22 novembre – si farà con rito abbreviato, mentre per Cappiello è possibile quello ordinario salvo decidere per l’abbreviato successivamente.
L’offerta, come è stato comunicato poco dopo l’udienza dai legali della ragazza, è stata però rifiutata. Forse perché ritenuta insufficiente rispetto alle più alte richieste della ragazza e della famiglia? Si parla di una somma complessiva di 475 mila euro. I legali della giovane dunque vanno avanti forse avendo elementi che possano essere in grado di dimostrare la colpevolezza degli imputati. Un’offerta che, subito dopo l’udienza scorsa, lo stesso avvocato Bordoni aveva precisato non essere però ammissione di colpevolezza.
“Manolo ha provato un profondo e autentico dolore per ciò che è successo ma non è così arido da non comprendere il dolore rappresentato dalla ragazza”, aveva detto il legale al termine dell’udienza.