Chiedono l'annullamento della prossima tassa e la sospensione dei parametri di merito per le borse di studio
SIENA. Intorno alle 12 si è tenuto un presidio di studenti davanti al Rettorato per chiedere l’annullamento della prossima tassa universitaria e la sospension dei parametri di merito per le prossime borse di studio, di cui chiedono la sospensione e si consideri solo l’isee poichè tanti studenti non hanno potuto sostenere gli esami. Il Senato Accademico, grazie ad una mozione di Cravos Siena, parlerà dell’importanza di tali richieste.
Secondo i manifestanti il problema è che l’università con la crisi economica causata dal coronavirus non ha abbassato le tasse ma solo rinviato i pagamenti. Con questa manifestazione quindi chiedono che il governo finanzi gli atenei perché possano ridurle. Un taglio che dovrebbe essere deciso, secondo loro, anche per l’anno prossimo altrimenti molti studenti avrebbero difficoltà ad iscriversi ai corsi.
“Nel prossimo anno accademico – sottolinea Cristina Re, dottorando di economia – queste difficoltà ci saranno. E’ una questione che stiamo ponendo. Se il quadro generale non cambia saranno tantissimi gli studenti che non potranno più frequentare l’università. Non ci sarà una selezione in base al merito, lasceranno gli studi quelli che non hanno i soldi. Questa – puntualizza Re – è una crisi enorme di tutto il sistema universitario. Prima ha colpito la sanità ma ora colpirà l’educazione. Occorre invece rimettere al centro della politica l’università pubblica, accessibile a chi vuol continuare gli studi”.
Di seguito la lettera aperta che il comitato ha inviato a tutti i Rettori delle università toscane e alla Regione Toscana con la richiesta di un tavolo pubblico di confronto sul tema.
“Data la condizione di emergenza Covid-19, come ben noto a livello nazionale, sono stati accentuati problemi strutturali nel sistema universitario che critichiamo da anni. Ci siamo già mobilitati sia a livello nazionale che in Toscana ma non abbiamo ricevuto risposta.
In primo luogo si vuole porre l’attenzione sulla questione degli affitti, tematica che ha suscitato non pochi argomenti di discussione fra la componente studentesca; di fronte alla difficoltà di molte famiglie nel pagare affitti già notoriamente costosi e spesso non alla portata di tutti quanti, la mancanza di contributi da parte sia della Regione che del Governo, ha acuito il problema, determinando numerose rescissioni dai contratti.
Da sottolineare il disagio arrecato agli studenti a causa del difficile recapito di materiale didattico, tra cui testi universitari utili al fine di conseguire esami e tesi di Laurea, obbligando molti laureandi a posticipare la propria discussione. Innumerevoli difficoltà sono state, dunque, riscontrate anche da coloro che hanno potuto sostenere esami, poiché gli atenei sono stati costretti ad erogare un servizio certamente inferiore rispetto a quello tradizionale.
Inoltre alcuni studenti stanno avendo notevoli difficoltà dal momento che, a causa della precedente crisi economica, basano parte delle proprie entrate su lavori part-time che sono attualmente impossibilitati a svolgere.
E’ di estrema importanza porre l’attenzione su tutte quelle famiglie che, succubi di una forte condizione di disagio economico a causa della perdita del proprio impiego lavorativo, andrebbero in contro a problematiche non indifferenti nel pagamento di affitti e tasse universitarie.
Di fronte a tale scenario, con la premessa da parte del ministro Manfredi di un calo delle immatricolazioni del 20% e con il rischio di un’impennata delle percentuali di abbandono universitario, non possiamo accettare che agli studenti non sia garantito il diritto allo studio.
Nell’ultimo provvedimento del Governo, i fondi stanziati sono stati destinati tanto agli Atenei pubblici quanto a quelli privati, senza considerare minimamente che l’impatto sopraindicato sarà quasi totalmente subito dagli atenei pubblici, alimentando la logica classista di un’Università privata d’élite come punto di riferimento, a discapito dell’istruzione pubblica.
Per queste motivazioni, consci del fatto che sia nota la necessità di chiedere un intervento del Governo serio e mirato poiché venga salvaguardato un principio essenziale come il diritto allo studio, vi invitiamo ad un tavolo di confronto pubblico nel quale vi chiediamo di prendere una posizione chiara e netta sul tema delle tasse universitarie, assumendovi la responsabilità di esonerare/rimborsare gli studenti dal versamento dell’ultima rata e garantendo una sospensione dal pagamento per il prossimo anno, perché il silenzio su questo argomento coincide con una complicità con coloro che non considerano l’Università pubblica una priorità.
Vi invitiamo ad un tavolo pubblico nella prima settimana di Giugno, in modo tale da poter chiarire ai vostri stessi studenti la vostra posizione in un confronto con il Coordinamento Toscano per il diritto allo studio; estendiamo inoltre l’invito non esclusivamente ai Rettori delle Università toscane, ma anche alla Regione Toscana, la quale è ben consapevole di quanto gli studenti universitari siano essenziali per diversi ambiti all’interno della Regione.
Vi invitiamo a confermare la partecipazione.“