"il pensiero non deve essere guidato da un atteggiamento acrimonioso proveniente da una cocente sconfitta elettorale"
SIENA. In merito a quanto dichiarato dal consigliere comunale Bruno Valentini (PD) riguardo le presenze turistiche registrate a Siena nel secondo semestre del 2018, Alberto Tirelli, assessore al Turismo precisa quanto segue.
“Innanzitutto noi siamo per la libertà di pensiero, ma il pensiero non deve essere guidato da un atteggiamento acrimonioso proveniente da una cocente sconfitta elettorale tuttora viva. Dopo cinque anni di non governo e di un’assenza totale di programmazione turistica il risveglio è finalmente avvenuto. Basta guardare il mese di dicembre 2018 durante il quale si è registrato un consistente aumento delle presenze rispetto al 2017 pari al 3,25%.
Nei mesi precedenti l’attuale Amministrazione si era limitata a confermare e prendere atto di decisioni, impegni e atti deliberativi assunti dallo stesso Valentini che oggi, visto che siamo in clima pasquale, come Ponzio Pilato se ne lava le mani.
Comunque, il dato incontrovertibile è che, su base annua, la presenza turistica è cresciuta complessivamente dell’1,10%.
Il sistema turistico senese si conferma come uno dei più importanti in ambito nazionale e internazionale. Turisti italiani e stranieri arrivano agni anno nel nostro Comune, attratti da un’offerta ricca e variegata, fatta di paesaggi, di arte e cultura.
I dati che emergono dalle nostre banche dati parlano di più di 1 milione di presenze, le quali pesano a livello provinciale con una percentuale del 20%.
Si registra +3% negli arrivi e un +1% nelle presenze rispetto al 2017. In termini assoluti parliamo di 514.300 arrivi e 1,07 milioni presenze. Sono questi i primissimi dati provvisori e ancora non validati da Istat.
Da evidenziare nella valutazione dei dati il forte incremento degli arrivi e delle presenze dei turisti stranieri, rispettivamente +6% e +5%, questo fa sì che la composizione dei turisti nel Comune di Siena sia così ripartita: 57,7% di stranieri e di 42,3% di italiani, segnale di un territorio sempre più vocato al turismo leisure. I principali mercati stranieri in termini di presenze sono: Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna (da soli costituiscono il 49% di tutte le presenze straniere).
Analizzando il movimento turistico in base alla tipologia ricettiva si evidenziano: per il settore alberghiero un aumento del +3% degli arrivi e del +1% delle presenze; il settore extralberghiero registra, invece, un +3% degli arrivi e un +2% sulle presenze rispetto al 2017. La permanenza media annua, invece, scende da 2,11 a 2,07 notti, cioè un calo di 0,04 punti percentuali.
Le azioni politiche rivolte al turismo, e chi lavora e commenta i dati del turismo lo dovrebbe sapere bene, vanno oltre l’anno, di conseguenza non ha senso parlare e colpevolizzare una giunta insediata a metà anno che ha gestito la funzione già in essere nel territorio. Inoltre è doveroso sottolineare che la forbice del differenziale della permanenza media (2017-2018) è così minima, solo lo 0,04 punti in meno (in tendenza con il dato provinciale che diminuisce dello 0,03 punti)>>.
Se analizziamo i due grafici sotto, è stato messo a confronto la permanenza media del primo semestre (anno 2017-2018) con la permanenza media del secondo semestre. Come si può notare l’indicatore della permanenza diminuisce con maggiori punti percentuali nel primo rispetto al secondo semestre.
Nel confronto dello stesso indicatore per gli anni 2015-2018 notiamo un importante calo: la permanenza nelle strutture di Siena diminuisce dal 2015 al 2016 passando da circa due giorni e mezzo a poco più di due giorni.
“L’attuale Amministrazione comunale si è messa subito al lavoro per invertire il fenomeno della bassa permanenza. Si dovrà salvaguardare la città che ha, più che mai, bisogno di essere riscoperta e non invasa, rivalutata e non svalutata. Il turismo esperienziale potrà essere una soluzione a questo tipo di problemi, in cui l’enogastronomia, l’artigianato, le botteghe storiche oltre all’indiscusso patrimonio culturale senese potranno fare la differenza nel creare un valore emozionale e intimo nel turista, che diventerà il primo importante ambasciatore di Siena nel mondo.
Sarà infatti l’“esperienza”, che rivoluzionerà l’idea di viaggio, a permetterci di far scoprire ai turisti il sapore antico, nobile e romantico della nostra città, a rivelare la storia, l’arte e la cultura senese. Dovranno essere abbandonate le strategie basate su eventi di bassa attrattività turistica e di mera natura di intrattenimento.
La proposta dell’Amministrazione sarà volta a superare il modello consumistico, invadente e frettoloso del turismo. In questa direzione andrà pertanto il rilancio del complesso museale del Santa Maria della Scala e di tutti gli altri luoghi culturali al fine di ampliare l’offerta turistica, a cui si affiancheranno anche investimenti importanti su segmenti fino ad oggi non sviluppati in ambito comunale, quali il congressuale, il religioso e il wedding.
Non meno importante sarà un nuovo modo per fare sinergia con tutto il territorio circostante, uscendo da quell’isolamento che ha caratterizzato Siena fino ad oggi.
Evidente la necessità di lavorare, di più e meglio, su alcuni target turistici che non erano stati valorizzati precedentemente e non hanno portato, di sicuro, a una propensione a soggiornare di più”.