SIENA. Illustrato questa mattina (15 gennaio) www.stradedisiena.it, il nuovo progetto 2.0 nell’ambito della gestione associata Terre di Siena Slow che interessa 28 Comuni della Provincia con Siena capofila.
Alla sua costruzione, avvenuta anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana, hanno partecipato quattro associazioni del territorio: FIAB Siena, Fondazione L’Eroica, ARI Audax e Bici Club Terre di Siena attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa. Presenti alla conferenza stampa, insieme all’assessore al Turismo Alberto Tirelli e all’ideatore dell’Eroica Giancarlo Brocci, anche il vice sindaco di Asciano Lucia Angelini, l’assessore di Casole d’Elsa Daniela Mariani, il consigliere comunale di Abbadia San Salvatore Massimo Sabatini, Manuel Giuggioli di Bici Club, Luca Bonechi di ARI Audax e Alberto Paggetti di FIAB.
“Nel ringraziare i Comuni coinvolti come Abbadia San Salvatore, Asciano e Sovicille – l’assessore Tirelli ha sottolineato – quanto questo sia stato un grande lavoro di squadra che ha portato alla nascita di uno strumento considerato particolarmente innovativo. Un portale del bike che punta alla valorizzazione delle due ruote in tutti i suoi aspetti. Un ottimo punto di partenza, che potrà migliorare, e che ha lo scopo di far permanere il più a lungo possibile i turisti biker. Un progetto che ha visto quindi una grande collaborazione tra amministrazioni e associazioni del settore ma che coinvolgerà anche tutta una serie di imprenditorialità: dalle strutture con accoglienza adeguata alla ristorazione fino a servizi pensati ad hoc.
Tutte condizioni che, appena l’emergenza Covid ce lo permetterà, faranno sì che il nostro territorio sia pronto ad accogliere questo turismo a cielo aperto permettendo la ripartenza di un settore strategico come quello turistico che non può prescindere da una digitalizzazione della promozione dell’offerta turistica a chi sceglie di visitare le nostre bellezze, e che racconti in modo dettagliato la qualità e la professionalità di chi lavora in questo settore”.
Il fulcro del progetto ha visto così la realizzazione di un nuovo sito internet www.stradedisiena.it e dei relativi canali social: Facebook e Instagram, attivati in contemporanea durante la presentazione di oggi. Un luogo digitale che vuole essere il punto di riferimento per visitare in maniera attiva Siena e il suo territorio, valorizzando i cammini e il cicloturismo in particolare. In questa versione di lancio sono stati inseriti, in primis, gli itinerari della Via Francigena e della Via Lauretana, a sottolineare l’importanza dei due cammini di interesse nazionale, che vedono Siena al centro. Un piano che sarà implementato con l’aggiunta, nel corso del 2021, di altri percorsi, almeno 20, a partire proprio da quello permanente dell’Eroica.
Ed è proprio l’ideatore di questa storica gara Giancarlo Brocci a ribadire “lo stretto legame che intercorre tra questa manifestazione, il ciclismo e la salvaguardia delle strade bianche del senese. Abbiamo due eventi di grande appeal mondiale quale l’Eroica e Le Strade Bianche su un territorio unico e capace di valorizzare ogni tipo di pratica ciclistica e di un turismo correlato non solo per la sua bellezza ma anche per la sua naturale attitudine e morfologia che si sposa perfettamente con il mondo delle due ruote”. Brocci ha auspicato che “questo sia solo l’inizio di un lavoro più complesso e corale in cui Siena e tutti i Comuni della Provincia facciano squadra per rendere omogenea l’offerta dei percorsi e dei servizi trasformando le Terre di Siena in un paradiso della bici in tutte le sue declinazioni”.
Tutti gli itinerari saranno compatibili con l’ultimo aggiornamento del Masterplan della mobilità dolce della Provincia di Siena e per ognuno saranno indicati in mappa i servizi utili, in particolare per il turista delle due ruote, quali il ciclo officine e le attività di noleggio bici. Un’intera sezione sarà poi dedicata all’enogastronomia attraverso specifici protocolli di intesa che porteranno sul sito anzitutto le cantine bike friendly presenti sul territorio. Un’altra parte punterà, invece, sull’interazione tra treno e bicicletta.
“Ma l’elemento qualificante – ha evidenziato Tirelli – sarà quello legato alla ricettività, che ha chiesto un lungo lavoro di preparazione e che colloca il progetto ad un livello innovativo nel panorama nazionale. E’ stato, infatti, elaborato un disciplinare tecnico che verte su tutto ciò che occorre ad una struttura ricettiva per essere considerata bike friendly ed essere ammessa nel circuito. Il disciplinare, condiviso con le associazioni di categoria, è stato al centro di una serie di momenti formativi che si sono tenuti sia in presenza sia online tra il 2019 e il 2020 e che hanno interessato i territori di: Siena, Colle Val d’Elsa, Buonconvento, Asciano e Torrita di Siena”.
Circa 100 le strutture ricettive coinvolte, delle quali 25 sono già state certificate e sono presenti sul sito, attraverso l’interazione con il portale Visit Tuscany di Regione Toscana, mentre altrettante sono in via di certificazione.
La formazione ha anche interessato più di 100 professionisti tra architetti, geometri, dottori agronomi e periti edili attraverso la collaborazione con i rispettivi Ordini e Collegi professionali. Queste figure, già presenti sul sito con i propri recapiti, costituiranno un serbatoio di conoscenza a disposizione di tutte quelle aziende che vorranno intraprendere il proprio percorso in questo settore, adeguandosi al disciplinare.
Tirelli ha poi concluso sottolineando che “il Comune di Siena ha poi finanziato, con risorse proprie, la costituzione di una rete di imprese, che dovrà assicurare valore aggiunto al progetto e, in accordo con gli altri Comuni e in collaborazione con il Centro Studi Turistici di Firenze, ha candidato l’iniziativa a divenire standard regionale attraverso la proposta di PTO (Prodotto Turistico Omogeneo) “Toscana in Bici”. Specifiche convenzioni saranno invece stipulate con quei Comuni al di fuori della Provincia ma i cui territori sono comunque attraversati dagli itinerari che si trovano sul sito. La prima, in questo senso, è stata quella appena approvata in Giunta con il Comune di Proceno in Provincia di Viterbo. Grazie quindi alla Regione Toscana che ci ha permesso con risorse proprie di realizzare questa buona pratica che mettiamo a disposizione e che ci auguriamo possa essere adottata anche da altri territori”.