Contratto di Servizi, il bilancio semestrale ed il budget 2015. All'incontro hanno partecipato Claudio Botarelli, Amministratore Delegato di Siena Casa, Davide Rossi, Presidente e Grazia Baiocchi, Vice Presidente, hanno partecipato anche Anna Ferretti, coordinatore del Lode e il sindaco Bruno Valentini
di Lorenzo Croci
SIENA. Dopo il disastroso bilancio del 2014 il quale a causa di enormi problemi concernenti la riscossione dei canoni di affitto – dovuto soprattutto a difficoltà economiche da parte dei cittadini a pagare le rendite immobiliari e a causa dei cosiddetti “furbetti” – condusse il budget di “Siena Casa Spa” ad un bilancio in rosso con un passivo di circa 1,6mln di euro, (il passivo è la somma del bilancio in rosso che la società per azioni ha fatto registrare dal 2007 fino al 2014 e non si riferisce al solo anno 2014) il nuovo CdA, che ha cambiato completamente volto nel settembre del 2014, propone nuove strategie che si sedimentano su una prospettiva futura atta a lavorare per adeguare il contratto di servizi in base alla nuova normativa regionale e su un piano industriale che dal 2016 al 2018 sappia garantire continuità all’azienda con un lavoro coadiuvato con tutti i comuni soci. “Siena Casa Spa” è ormai da diversi anni la società che gestisce circa 2800 alloggi popolari in tutta la provincia di Siena in concordato con tutti i Comuni soci (Comune di Siena in primis per essere coordinatore del “LODE) i quali nell’ultima assemblea hanno approvato all’unanimità tutti i documenti proposti riconoscendo al nuovo CdA di avere individuato la strada giusta da percorrere in prospettiva soprattutto futura ma anche presente. Per poter garantire gli obiettivi cardine che stanno alla base di tutto l’intero processo strategico che la società ha disegnato, è necessario effettuare: analisi attenta del bilancio di esercizio a partire dall’anno 2015, revisione del contratto di servizi su alloggi popolari rivedendo drasticamente il canone di successione e l’assegnazione dei vari compiti svolti dalle diverse figure aziendali.
“Dopo il contratto di servizi che è già partito ormai da alcuni mesi – ha dichiarato il presidente di “Siena Casa Spa” Davide Rossi – il budget del 2015 ha chiuso in pareggio tramite il successo che questo ha fatto registrare; inoltre, nel nuovo piano industriale 2016/2018 l’obiettivo cardine è quello di raggiungere un equilibrio economico di bilancio che permetta alla società di camminare con le proprie gambe negli avvenire”. Dunque, per il nuovo consiglio di amministrazione della società immobiliare è imprescindibile svolgere una politica di gestione degli immobili con incremento delle manutenzioni ordinarie su appartamenti, una gestione del rischio di credito, una riorganizzazione interna della struttura operativa per migliorare l’efficienza del rapporto di lavoro univoco tra “Siena Casa” e comuni soci e, infine, una ricerca avanzata di nuove risorse per proseguire il percorso scelto all’unanimità. Ma, punto cardine dell’intero nuovo asset strategico, come affermato anche dall’assessore nonché presidente “LODE” Anna Maria Ferretti, è quello ineluttabile di dare ausilio alle situazioni di emergenza vere, stabilite mediante controlli a dir poco necessari per sfavorire chi in un periodo di crisi economica così profonda se ne approfitta alle spalle dei davvero bisognosi.
“Da quando il nuovo CdA si è insediato abbiamo cercato di individuare le criticità della società e trovare formule nuove per il futuro – ha spiegato Claudio Botarelli nominato amministratore delegato nell’ultima riunione di CdA – Lo scorso aprile è stato approvato il bilancio 2014 che ha visto una revisione attenta di tutte le possibili posizioni morose e comportato la svalutazione di quelle non ritenute non eseguibili; da allora abbiamo lavorato per adeguare il contratto servizi e per mettere a punto un piano industriale che nel prossimo triennio sappia garantire la continuità dell’azienda con la condivisione dei soci”. Le risorse necessarie per poter eseguire questo nuovo asset strategico e politico stabilito saranno, secondo il CdA, fornite innanzitutto da ingenti finanziamenti che la regione fornirà e dalla vendita di quegli alloggi che la regione ha individuato allo scopo di non diminuire o tralasciare da parte il patrimonio economico di alcuni di questi alloggi, oltre a qualche finanziamento da parte di tutti i comuni della provincia di Siena.
“Con l’accordo dei comuni è stato individuato il percorso che unendo le necessità sia nostre che dei comuni cittadini possa anche intervenire a sostegno di quelle famiglie che in alcuni periodi hanno bisogno di ulteriori aiuti economici in ambito del contratto di locazione senza dimenticarsi di nessuno. Questa – ha continuato il sindaco Valentini – è una società che rappresenta gli interessi delle famiglie più povere di Siena con circa il 3 per cento ospiti in case popolari e quelle a canone concordato, costruite in un momento in cui la fondazione procurò risorse economiche tramite un impegno coadiuvato tra la società, la fondazione e comuni, nei territori con più esigenze come Siena, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa. Dobbiamo dar merito a questa società nel corso degli anni ha destinato un tetto anche a quelle famiglie che non erano in grado di supportare il costo di affitto dell’alloggio, anche in anni di “vacche magre”, ha concluso Valentini
Quindi per quanto riguarda la morosità “furba” – ormai presente in tutti comuni della provincia di Siena – è chiaro che è sempre più necessario effettuare una delicata distinzione tra casi di gravità economica profonda e casi non critici perché senza questi controlli il rischio è che i fondi destinati ad aiutare famiglie bisognose vadino nelle mani dei cosiddetti “furbetti” o sfruttatori. Le difficoltà oggettive da parte di tante famiglie, che si trovano vincolate negativamente dalla crisi economica per poter far fronte alle rendite immobiliari degli alloggi di “Siena Casa Spa” – la quale ha una media di spesa per alloggi pari a circa 110 euro per alloggio affittato e solamente in rari casi la cifra arrivare a toccare i 300 euro di spesa per affittare l’alloggio – ci sono dimostrando che siamo di fronte ormai da anni di fronte ad una situazione davvero grave e che solo mediante un controllo tempistico sugli affitti, con un occhio attento alle varie emergenze sociali e con un occhio alla gestione dei fondi che dovrebbero arrivare dalla regione questo processo negativo può iniziare una fase di discesa.
“L’ottica di controllo da parte di “Siena Casa” e comuni dovrà verificare i vari casi sociali e la criticità perché dei 1030 appartamenti presenti nel comune di Siena abbiamo verificato – ha dichiarato Anna Maria Ferretti – che di questi soltanto 259 risultano essere morosi, ma di questi 259 nel comune di Siena ci sono solo 70 sono casi di gravità sociale profonda con famiglie che non possono sostenere il canone di affitto; per 49 situazioni che non abbiamo potuto rilevare la criticità abbiamo dato il via a procedimenti di decadenza, ossia inizio del normale iter di sfratto, e 19 di questi sono possibili sfruttatori dell’occasione; trovo fondamentale giustificare ogni singolo caso di gravità perché la cifra minima di affitto è pari a 40 euro mensili, con una media di 110 euro, quindi davvero molto inferiore ai normali contratti di affitto”.
Grazie alla normativa regionale l’assessore Ferretti ha annunciato che sarà possibile anche regolarizzare 100 famiglie che stanno vivendo da molto tempo in un alloggio temporaneo e nel consiglio “LODE” della prossima settimana sarà stabilito il nuovo percorso da prendere in considerazione di fronte ai casi di morosità.