Decisa una palificazione per ricostruire il ponticello del tratto franato
Di Lorenzo Croci
SIENA. Dopo la prima frana avvenuta a fine febbraio in via Baldassarre Peruzzi, i successivi lavori che ancora oggi non hanno risolto definitivamente il problema, e la frana del ponticello, o muro d’ala di valle, presente sulla via in questione, a breve – molto probabilmente il prossimo 22 settembre – una nuova messa in opera sarà protagonista nel percorso stradale interessato. Questa volta, però, oggetto principe dell’intervento sarà il muro d’ala di valle di via Peruzzi, franato a causa dell’eccessivo volume di acqua che proviene dalla conca di Follonica e che ogni giorno confluisce sul terreno, reso nel corso del tempo sempre più sensibile e incline a smottamenti, frane e cedimenti.
A differenza dei precedenti interventi, quello che sarà svolto da una ditta di San Giovanni Valdarno (vincitrice del bando di concorso), in compartecipazione con un’azienda di Campobasso, prevede la palificazione della parte franata, cioè del muro d’ala di valle, grazie a circa 60 pali di cemento armato che verranno iniettati all’interno del tratto per essere ricostruito perfettamente e impedire che le acque, che confluiscono dalla conca di Follonica, continuino a corrodere le diverse parti dell’intero tratto stradale di via Peruzzi. Per assicurare che la palificazione di circa dodici metri prevista dai fautori del progetto in questione, l’architetto del comune Massimo Betti assieme agli ingegneri Gianluca Terrosi e Roberta Meniconi, possa avvenire nel miglior dei modi per giungere a risolvere definitivamente il problema preesistente, il comparto ingegneristico appena citato – assieme all’azienda che eseguirà i lavori – ha deciso di chiudere la via in entrambi i sensi di marcia per 90 giorni dal giorno in cui la ditta aretina deciderà di iniziare.
Per la conclusione completa relativa alla messa in sicurezza di via Peruzzi è stato stabilito che centotrenta giorni dovranno essere sufficienti per completare l’opera, cioè la ricostruzione perfetta del ponticello, ma novanta giorni dovranno per forza di cose essere sufficienti per poter riaprire la piena viabilità in entrambi i sensi della carreggiata in questione, cioè di via Peruzzi.
Il Comune di Siena, come ha dichiarato lo stesso sindaco Valentini, ha voluto rimarcare l’importanza di ciò con l’annessione di una penale e di un premio, alla ditta dei lavori, se la scadenza dei novanta giorni prestabiliti verrà rispettata oppure no: “Se l’azienda concluderà i lavori con anche solamente un giorno di ritardo, dovrà pagare una penale, ma se riuscirà a terminare in anticipo l’opera il Comune di Siena la premierà. E’ importante evitare tempi morti perché non è più possibile che tali problemi continuino a destabilizzare la viabilità e quindi l’intera cittadinanza senese”, ha dichiarato Valentini.
Oltre alla palificazione, con inevitabile chiusura della strada, i lavori in questione per portare a buon fine la messa in opera prevederanno la costruzione di due cantieri, uno sottostante ed uno sovrastante la via interessata, nonché la costruzione di una strada secondaria attraverso l’area boschiva imminente alla carreggiata che dovrà servire a controllare quotidianamente il volume d’ acqua che confluisce e che rende cedevole il terreno sottostante. Il tutto per un costo totale di circa 500mila euro.
“La consegna del cantiere e quindi l’inizio dei lavori avverrà la prossima settimana. Già dalla prossima settimana inizieremo ad allestire la strada perché dopo la vittoria della ditta di San Giovanni Valdarno assieme ad una ditta di Campobasso, è stato stilato un contratto definitivo sui materiali che dovranno servire e che dovranno essere già presenti prima dell’inizio dei lavori. Al novantesimo giorno, avverrà l’apertura nei due sensi, (tempoi stimato in fase progettuale)con massimo della penale per la ditta se il lavoro non sarà terminato entri tempi prestabiliti, e massimo del premio se il lavoro finirà in anticipo”, ha dichiarato l’architetto del Comune Massimo Betti. Con anche l’ingegner Gianluca Terrosi e Roberta Meniconi hanno stilato l’intera fase progettuale della messa in opera, ma oltre a ciò l’ingegner Meniconi ha svolto importanti indagini storiche aderenti al precedente, e quindi antico, manufatto che era presente prima che venisse costruito il ponticello che è franato. L’ingegner Meniconi, utilizzando anche l’archivio comunale, è giunta a concludere che il precedente manufatto fu costruito nel 1860 dall’ingegner Vincenzo Ferri Delle Masse, ma che non era un vero e proprio muro d’ala di valle ma bensì un vero e proprio percorso nella sottofondazione sottostante la via, e che andava dall’antiporto di Porta Ovile al Ponte di Follonica, e dal questo ponte fino a via di Busseto. Grazie a quest’analisi storica, l’ingegnere ha potuto rintracciare anche diverse cause, oltre a quella dell’eccessivo confluire dell’acqua, che hanno potuto essere state il motivo della frana del muro d’ala di valle, ossia l’uso di una muratura molto povera, di un acciottolato senza spigolo, che possiede intrinsecamente una minore resistenza rispetto ad altri materiali, e la costruzione di un’opera troppo a ridosso delle mura antiche di Siena.
Infine, il sindaco Bruno Valentini, oltre a via Peruzzi ha voluto rimarcare il fatto che da domani via Fiorentina aprirà in entrambi i sensi, così come via Vico Alto; ma per questa occorre attendere altri due giorni.
