Il commento dell'assessore regionale Bugli
SIENA. (a. m.) Sono stati presentati oggi in Prefettura i dati della sicurezza pubblica nella provincia di Siena oggetto del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto oggi, nel Salone degli Arazzi del Palazzo del Governo, dal prefetto Renato Saccone. Presenti anche il Procuratore della Repubblica Salvatore Vitello, l’assessore regionale Vittorio Bugli, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e numerosi sindaci e rappresentanti dei Comuni della provincia.
Il procuratore Vitello non si è sbilanciato sulla domanda diretta ed ha detto che le inchieste della magistratura senese sulla Mens Sana e su Monteriggioni “vanno avanti”. Ma ha aggiunto alcune cose riguardanti i reati di carattere economico e quelli legati all’ambiente e all’edilizia.
I fallimenti. Nel 2015 sono stati 57, 48 nel 2014, 35 nel 2013. (il periodo considerato è giugno su giugno). I reati fallimentari sono passati da 16 del 2014 ai 23 attuali. Le truffe sui finanziamenti europei da 22 a 40. I reati ambientali da 121 a 176. Gli abusi d’ufficio in materia edilizia (ad esempio lottizzazioni abusive) da 32 a 62. I reati edilizi vari da 121 a 238. Temi di cui il magistrato ha parlato con i sindaci presenti stamani all’incontro.
Le parole dell’assessore Bugli
“I dati della sicurezza pubblica nella provincia di Siena presentati questa mattina dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica raccontano di un territorio che detiene il primato in quanto a sicurezza in Toscana. E’ emerso inoltre un elemento interessante: la provincia è la terza in Toscana per presenza di migranti e questo dimostra che l’equazione immigrati-criminalità in realtà è campata in aria e strumentale. Certo, occorre essere cauti e attenti nel considerare assoluti questi dati, ma un’ulteriore riprova di questa mancata corrispondenza arriva da Chianciano che è contemporaneamente il primo comune toscano per numero di profughi accolti ma anche il primo in fatto di sicurezza”.
Dai dati emerge un quadro molto positivo nel 2014 per il territorio senese in termini di sicurezza e ordine pubblico. L’incidenza reati per abitante è la più bassa e, facendo un confronto con il 2013, il segno negativo riguarda la maggior parte dei reati: delitti contro la persona (-13,15), contro il patrimonio (-3,2), furti (-2,4), furti in abitazioni (-11,9), rapine (-28,5).
Altro punto all’ordine del giorno del Comitato riguardava l’anagrafe e l’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza. “Con il prefetto ed i sindaci – ha detto ancora Bugli – abbiamo parlato di possibili progetti in tema di sicurezza e della creazione di un’anagrafe o catasto delle videocamere presenti in città, mettendo ad esempio in rete quelle pubbliche già installate con quelle private. Iniziativa che peraltro potrebbe essere realizzata senza grossi ostacoli di tipo tecnico disponendo Siena di una connessione a banda larga molto potente e collaudata. Progetto che potrebbe essere poi replicato in altre realtà toscane”.
Utilizzo di tecnologie di network sociali per abbassare la percezione del rischio da parte dei cittadini sono stati altri argomenti affrontati. “L’elemento chiave sotto questo profilo – ha aggiunto Bugli – è coinvolgere e far partecipare direttamente i cittadini. L’ottimo dato sulla sicurezza della provincia di Siena infatti si scontra con una percezione della stessa ancora troppo bassa. Per questo ritengo molto utile il coinvolgimento diretto della popolazione, aprendo alle loro idee, a suggerimenti. Un po’ come è avvenuto con l’arrivo dei migranti: all’inizio prevalgono il timore, l’incertezza, la preoccupazione. Tutto cambia quando si viene chiamati direttamente in causa. Mutano l’atteggiamento, lo stato d’animo, la predisposizione verso certi fenomeni e questo può valere anche per un argomento estremamente delicato come è, appunto, la sicurezza”.