Le medaglie di civica riconoscenza a Massimo Biliorsi e Lelio Grosso
SIENA. Il Concistoro del Monte del Mangia, presieduto dal sindaco di Siena, durante la riunione conclusasi nella tarda serata di ieri, 23 maggio, ha deciso di assegnare il Premio Mangia 2018 a Tommaso Fabbri, la cui candidatura è stata proposta dalla Imperiale Contrada della Giraffa.
A Massimo Biliorsi, proposto dal Gruppo Stampa Autonomo di Siena, e a Lelio Grossi proposto dalla Contrada della Torre, la Medaglia di Civica riconoscenza.
Il Premio Mangia, la più alta riconoscenza civica della città di Siena, a Tommaso Fabbri per aver contribuito ad accrescere la fama di Siena nel mondo, per essersi contraddistinto all’interno dell’organizzazione internazionale “Medici senza frontiere” portando da anni il suo contributo in prima linea in numerosi Paesi, tra questi: Chad, Nigeria, Liberia, Malawi, Yemen e Pakistan.
Nato a Siena nel 1973, nel cuore della Giraffa, muove i primi passi allenandosi con il tamburo fino a esordire giovanissimo come tamburino di Piazza. Fabbri intraprende un percorso di studi scientifici laureandosi in Tecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi di Siena e vivendo le sue prime esperienze all’estero. Nel frattempo si specializza nell’ambito degli interventi umanitari conseguendo una certificazione presso la “School of Oriental and African Studies” di Londra. Dopo aver operato nei Paesi dove il disagio sanitario è devastante e in zone di conflitti, Capo missione in Palestina e poi in Grecia per l’accoglienza dei migranti, adesso è Capo missione in Italia. Oltre a portare aiuto e assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito, dipende da lui anche l’organizzazione sia di interventi di soccorso sul territorio italiano, sia di operazioni di ricerca e recupero nel Mediterraneo Centrale con le tre navi di Medici Senza Frontiere. Tra le sue attuali responsabilità spicca anche il progetto di “Screening per l’individuazione e la cura dei casi positivi di cardiopatia reumatica”, problema diffuso soprattutto fra i giovanissimi migranti.
Inoltre si occupa del servizio di supporto psicologico rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza di Trapani, affetti da gravi forme di disagio mentale e quello di primo soccorso psicologico per i sopravvissuti ai naufragi. Ha vissuto di persona numerosi salvataggi in mare aperto a bordo della “Bourbon Argos”, dirigendo, anche, un’azione di recupero svoltasi in poche ore che ha salvato oltre 1.100 persone in una sola notte senza perdere nessuna vita.
Medaglia di Civica riconoscenza a Massimo Biliorsi, nato a Siena nel 1957 nel cuore della Contrada del Drago. Giornalista e sceneggiatore, dopo la Laurea in Storia Moderna, conseguita all’Ateneo senese, ha diretto, negli anni ’70 e ’80, emittenti radiofoniche, studi di registrazione per romanzi radiofonici e l’Ufficio Stampa dell’Università per Stranieri. Dal 1981 a oggi ha pubblicato oltre venti libri fra saggistica e narrativa, che vanno dalle tradizioni popolari al romanzo storico. Ha fatto conoscere ai turisti più attenti di tutto il mondo una città profonda e diversa attraverso la “Guida magica delle terre di Siena”; ha minuziosamente analizzato molti testi sulla Festa senese, dando così vita a pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, sul valore delle Contrade e sul significato del Palio. Si è inoltre dedicato a trasmissioni, filmati, videoclip, assemblando un archivio di cento anni di filmati sulla vita senese e sul Palio. Programmi come “Lindbergh, sorvolando la storia”, e “Come eravamo” sono entrati nella filmologia delle tradizioni popolari nazionali. Ha collaborato in modo costante con Siena TV realizzando programmi di cultura e storia come “La TV della memoria” e “Mi guarda Siena”. Ha, inoltre, scritto diverse sceneggiature fra cui quella del film “La meravigliosa avventura di Antonio Franconi”, per la regia di Luca Verdone, con Massimo Ranieri. Autore teatrale ed esperto di musica e spettacolo ha collaborato alla realizzazione di numerosi eventi fra cui “La Città Aromatica”, diretta insieme a Mauro Pagani che, per due anni consecutivi, ha vinto il premio giornalistico come miglior concerto dell’anno in Italia. Dal 2007 lavora alla segreteria operativa di Siena Jazz dove sta portando a termine una ricerca su oltre cinquant’anni di musica dal vivo a Siena, e dal 1985 tiene, per la “La Nazione” una rubrica quotidiana che si occupa di cultura e spettacolo denominata “I racconti di Massimo Biliorsi”.
La seconda Medaglia di Civica riconoscenza a Lelio Grossi, nato in via Salicotto nel 1935 e cresciuto nel rione della Contrada della Torre mostrando, fin da piccolo, un profondo senso di appartenenza. Consegue il diploma in Ragioneria all’Istituto Tecnico “Bandini” di Siena nel 1954 con il massimo dei voti e, per meriti scolastici, viene immediatamente assunto alla Banca Monte dei Paschi. Inizia così la sua brillante carriera lavorativa come Direttore presso le filiali di diverse città toscane, fino a divenire Dirigente della capogruppo dell’Umbria a Terni. Ricopre, all’interno della Contrada della Torre, tutti gli incarichi arrivando a essere eletto Priore a metà degli anni ’90. Nel 1995, nell’ambito dell’Arciconfraternita della Misericordia di Siena, si fa promotore del progetto “Microcredito di solidarietà”, uno dei primissimi interventi del genere in Italia, e tuttora operante, che consente di intervenire concretamente a supporto delle persone in gravi difficoltà finanziarie evitando il ricorso all’usura. In seguito, nel 2004, sempre per contrastare il fenomeno dell’usura, istituisce la “Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’usura onlus”, riconosciuta dalla Regione Toscana, che ha tra i principali scopi quello di assumere iniziative a favore di soggetti a rischio di usura, mediante il rilascio di garanzie a banche convenzionate per facilitare la concessione di finanziamenti a soggetti che non hanno capacità economico-patrimoniali. Per tali interventi la Fondazione utilizza un Fondo speciale antiusura costituito con contributi pubblici e privati e un Fondo per il microcredito di solidarietà costituito con il contributo di Fondazioni Bancarie toscane. In venti anni (1998-2018) si sono presentati circa 25.000 tra famiglie e piccoli imprenditori di cui 2.154 hanno ricevuto aiuti per complessivi 99 milioni di euro. L’impegno di Grossi ha avuto un’importante risonanza anche a livello nazionale: infatti, nel febbraio 2009, ha ricevuto una lettera di ringraziamento, scritta personalmente dall’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la quale sottolineava la sua preziosa azione di competenza e di instancabile impegno, e con l’incoraggiamento a proseguire nello svolgimento di un’attività di così alto valore etico e civile.