La storia della torraiola Luisa che consegna la corrispondenza nell'Oca
SIENA. “Mi chiamo Luisa Bassi ed ho iniziato il mio percorso lavorativo in poste nel 2003. Sono nata a Siena che in questo specifico periodo, insieme ai primi di Luglio, si veste di una moltitudine di colori, i colori delle contrade. La mia contrada è la Torre, il cui simbolo è un elefante sormontato da una torre sul dorso e i suoi colori sono rosso cremisi listato di bianco e blu. Il suo territorio si trovo appunto accanto alla torre del Mangia in Piazza del Campo. Le contrade per i senesi non si vivono solo due giorni l’anno, le iniziative sono numerose anche per tutto il resto dei giorni come da quelle più leggere tipo tornei di burraco , serate per i cittini (bambini), corsi per bandieraie, mentre quelle più serie come aiutare gli anziani nella compilazione di moduli per anagrafe o agenzia delle entrate o trasferimenti nei vari ospedali e soprattutto durante il COVID offrire il trasporto della spesa fino a casa, ma una cosa che ci distingue è la donazione di sangue, plasma e piastrine. Ogni Consorella (così vengono chiamate anche le contrade) ha istituito un gruppo di donatori con un presidente e segretari che prendono appuntamenti e si occupane delle pratiche della donazione, io ne faccio parte come tanti colleghi di Poste Italiane.
Ho molti aneddoti da raccontare incominciando con la scelta della zona, con l’ultima assegnazione si è liberata la “gita” 3 che ho tutt’ora. Ad ogni contrada è stato assegnato un numero dalla cabala per vedere se la Dea bendata ci aiuta un po’ e quello della mia contrada è il 3, quindi l’ho firmata senza sapere il percorso, solo dopo ho scoperto che andavo nella contrada nemica. Posso dire con tutte le difficoltà che incontriamo noi portalettere durante i giorni di Palio, tra strade chiuse e turisti in massa, Siena trionfa immortale!”.