Il Coordinatore provinciale di Siena del Volontariato di Protezione Civile dalla sua pagina FB commenta l'accaduto
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SIENA. Un’opera che doveva rappresentare una delle parti migliori di Siena: il volontariato. Un’opera che aveva un significato e che voleva dare merito a coloro che, ogni giorno, senza chiedere alcuna ricompensa, senza apparire o averne alcun beneficio (se non quello morale), opera ogni giorno per migliorare la vita di persone meno fortunate.
Era tutto questo l’installazione che, solo un anno fa, era stata posizionata all’interno della Galleria Porta Siena.
Un’opera realizzata dagli studenti dell’Istituto d’arte Buoninsegna adesso si trova inscatolata in cerca di una nuova ubicazione.
Non l’hanno presa bene alcuni rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti e attive sul territorio. Alcuni hanno anche scritto alla proprietà della Galleria nel tentativo di cercare un’alternativa all’ubicazione dell’opera ma pare non ci sia stato modo di mediare. L’estetica e l’apparenza, ancora una volta in quest’epoca di pochi e futili contenuti, sono state preferite alla sostanza, quella sì universale.
Tutta questa vicenda ha colpito il Coordinatore provinciale di Siena del Volontariato di Protezione Civile, Ezio Sabatini che dal suo profilo social ha scritto:
“Questa mattina, leggendo il Corriere di Siena a pagina 11, ho scoperto che la Galleria Porta Siena ha intenzione di rimuovere definitivamente il “monumento al volontariato” che ospitava da novembre del 2016. Sembra che abbiano intenzione di dare vita a dei lavori di ristrutturazione e che quei disegni in stile grafica di bambino dedicati alle varie anime del volontariato stridano con la nuova grafica.
Non mi lancerò in appelli al “boicottiamo”oppure alla resistenza non violenta con tanto di protestanti incatenati o sdraiati davanti alle personale della ditta di restauri.
Trovo però alcuni motivi di dispiacere nella scelta della direzione di questo centro commerciale.
Innanzitutto il nome. Porta Siena richiama l’idea della città e di un ingresso, un entrare. Da sempre un monumento od una scritta accoglie, in tutte le porte, il viaggiatore con un messaggio. In una contemporaneità senza radici quella piccola opera aveva un senso molto chiaro. Siena città del volontariato.
Nella storia i monumenti si sono sempre spostati; sono stati sostituiti o variati. Nessuno scandalo. Possibile che dopo nemmeno due anni ci sia il bisogno di toglierlo? E’ davvero così veloce la società attuale al punto da rendere un anno pari ad un secolo?
Confido nella sensibilità dei senesi e delle istituzioni. Grandi erano la soddisfazione e l’orgoglio per avere inaugurato anche da noi un monumento di questo tipo, per di più a pochi mesi dalla scossa del 24 agosto a Amatrice. Grande era stato l’impegno dei volontari senesi, e della provincia, nelle zone del cratere. Opere di ringraziamento per il volontariato sono presenti in tutta Italia e non si capiva perché a Siena, una delle culle storiche dell’impegno laico dei cittadini, mancasse un’opera del genere.
La cosa davvero importante, alla fine di tutto, è che il monumento sia da memento per il popolo e non finisca, come una “pera” qualunque in un giardinetto non visto e non vissuto.
Ezio Sabatini
Coordinatore provinciale di Siena del Volontariato di Protezione Civile”