Giustizia per David, per il Monte e per Siena: questo lo striscione affisso dall'associazione Buon Governo Mps
SIENA. Una trentina di persone ha partecipato questa mattina alla manifestazione organizzata dall’Associazione Buon Governo davanti al tribunale di Siena dove si sta tenendo l’udienza del processo a carico del giornalista de Il Fatto Quotidiano, Davide Vecchi e dlla vedova di Davide Rossi, Antonella Tognazzi.
Alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle e di Fratelli d’Italia hanno voluto portare la loro solidarietà ai due “imputati”, al fianco degli organizzatori, appoggiati anche, come annunciato ieri da una nota stampa, dal Comitato Azzerati dal Salva-Banche. Assenti i rappresentanti locali del Pd e della Lega Nord che pure, alla notizia di una indagine a carico di un giornalista, avevano presentato interrogazioni parlamentari e si erano esposti per denunciare l’anomalia di questa indagine.
Pochi senesi, nessuno dei possibili, prossimi protagonisti della tornata elettorale 2018 per la scelta del sindaco.
Eppure l’occasione era propizia per mostrare un certo interesse per la ricerca della verità che in tanti paiono attendersi anche da un processo così marginale rispetto alla “grande storia” di Mps.
Lo striscione realizzato dall’associazione Buon Governo e affisso davanti al Tribunale di Siena, riporta la scritta “Giustizia per David, per il Monte e per Siena”. Una speranza che covano in tanti sebbene pochi, questa mattina, abbiano sentito il desiderio di dimostrare fattivamente.
In questo momento, in aula, a parlare è l’avvocato Luigi De Mossi difensore del giornalista de IL Fatto Quotidiano. Ascoltata come teste Chiara Galgani, dell’ufficio Comunicazione di Mps che ricevette da Viola l’ordine di riferire a Vecchi che, in quel momento, non avrebbe rilasciato alcuna dichiarazione perchè a Dubai.
Una località “casuale”? L’ex ad di Mps era davvero a Dubai?
Su questi particolari e su molto altro si sta giocando il confronto in aula.