Nel processo di Milano è il momento delle difese
MILANO. Con un’arringa difensiva durata sei ore, l’avvocato Pisillo, coadiuvato da Marenghi, ha chiesto l’assoluzione di Giuseppe Mussari dalle accuse di noccultamento ed inganno sulla ristrutturazione di Alexandria con l’accordo stipulato con Nomura. Secondo il legale la tesi “non ha alcun fondamento”.
Il dibattimento verte su presunte irregolarità in operazioni finanziarie che, dal dicembre 2008 al settembre 2012, sarebbero servite a occultare le perdite causate dall’acquisto di Antonveneta. I capi di imputazione vanno dalle false comunicazioni sociali all’aggiotaggio all’ostacolo all’Autorità di vigilanza (Consob e Bankitalia).
Gli imputati sono 13: gli ex vertici Mps, sei ex dirigenti Deutsche Bank e due ex manager di Nomura, la stessa Nomura e la sede di Londra e la sede centrale di Deutsche Bank. Mps ha patteggiato nel 2016 ed è uscita dal processo, in cui si discute della legittimità delle operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Secondo l’accusa, sarebbero state utilizzate per nascondere perdite per oltre 2 miliardi di euro. Lo scorso 16 maggio la procura ha chiesto la condanna degli imputati.