Il libro è da intendere come un punto di arrivo e al contempo di partenza
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SIENA. Dopo la partecipata e intensa presentazione del libro “MPS cronaca di un disastro annunciato”, curato da Massimiliano Angelini, tenutasi sabato scorso alla Biblioteca Comunale, vogliamo condividere alcune considerazioni, a chiusura del percorso che ha portato a questa sorta di “operazione verità“ che attraverso documenti e atti pubblici ricostruisce una parte della storia MPS, 2008-2018: le posizioni assunte, le poche voci coraggiose e chi ossequiava i potenti di turno.
Prima di tutto un ringraziamento ai molti cittadini presenti, una platea inattesa nei numeri e trasversale, ma soprattutto ai relatori Annalisa Bruchi e Aldo Cazzullo, che hanno voluto valorizzare la ricostruzione storica con la loro presenza e la loro professionalità.
Vogliamo poi sottolineare e ribadire dei punti per noi importanti, alcuni dei quali evidenziati anche nel corso della serata.
Il libro è da intendere come un punto di arrivo e al contempo di partenza. Chiudere un periodo nero della recente storia di Siena, mettendo a disposizione dati certi per farsi un’opinione, e stimolare tutti i Cittadini Senesi a guardare verso il futuro riprendendo in mano la gestione della loro Città. Vuole anche rappresentare una sorta di “manuale”, un supporto per la memoria storica cittadina, indicando infatti comportamenti tenuti, posizioni assunte e correlate responsabilità; un utile strumento per non ripetere gli errori fatti e spingere sull’effettiva adozione di un nuovo metodo di governo incentrato su competenze, merito e trasparenza. Non vorremmo mai più vedere una selezione della classe dirigente, in ogni campo, organizzata solo per andare incontro agli interessi di pochi rispetto alla tutela degli interessi dell’intera comunità cittadina. Il caso di Banca MPS, così come il caso Fondazione MPS oppure i casi Università, Enoteca, Ospedale ed altro ancora, dimostra come un distorto sistema partitico, reo di aver scelto o “suggerito” fedeli e sodali per vari ruoli di responsabilità, persone spesso con scarse competenze e scarsa professionalità, nemmeno legati al nostro territorio e alla sua cultura comunitaria, abbia portato all’implosione e alla mortificazione di una Città piena di bellezza, di ricchezze, di storia e di cultura.
Oggi che siamo di fronte ad un cambio di governo cittadino, vorremo che l’alternanza politica andasse di pari passo con un reale e salutare cambio di metodo di governo e di selezione dei vari livelli di responsabilità nelle istituzioni.
Per rilanciare la Città c’è bisogno di tutto questo, di un’amministrazione, che, a differenza delle precedenti, apra a tutti i Senesi validi, senza limiti ideologici o amicali, e si impegni in azioni concrete e collettive.
Proprio in questo ambito si colloca l’invito fatto alle istituzioni cittadine durante la presentazione del libro, per sostenere l’Associazione Buongoverno e l’avvocato Falaschi in una questa fase di delicati passaggi, anche giudiziari, importanti per la difesa e il possibile rilancio della Banca MPS. Passaggi che necessiterebbero anche di una partecipazione attiva dei Cittadini. Ci auguriamo che ciò avvenga nell’interesse della città, dei dipendenti e dei clienti, ma anche di tutto il territorio di riferimento, così coinvolto nel destino di quello che è stato, e che sarà, “il Babbo Monte”.
Pietra Serena