Nessuna comunicazione sugli esiti del Consiglio comunale del 13 settembre
SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Par condicio: “nel linguaggio politico, a proposito di una situazione (per esempio, una campagna elettorale), nella quale ogni soggetto abbia le medesime possibilità di accesso ai mezzi di comunicazione di massa”. Questa è la situazione che si dovrebbe verificare in casi di elezioni politiche e, o amministrative. Nel caso dell’amministrazione è l’ufficio stampa che dovrebbe assicurare l’accesso ai mezzi di comunicazione, come prevede la legge italiana (150/2000).
Oggi dopo il Consiglio Comunale abbiamo avuto la riprova di come si comporta e si comporterà l’ufficio stampa del Comune di Siena che nel frattempo ha cambiato anche il responsabile: non ci sarà nessuna informazione. Informazione zero. Quello che si può sapere dai e nei media è scaturito esclusivamente dalla presenza dei giornalisti delle singole testate. Quindi, dato che i giornalisti nel pomeriggio non sono stati presenti e visto che il Comune non ha provveduto ad informare dando il giusto spazio alle singole componenti presenti in aula, i cittadini non hanno saputo nulla del dibattito che si è sviluppato sul problema della siccità e della scarsezza della risorsa acqua e come la maggioranza intende porci rimedio. Non hanno saputo nulla a riguardo alla mozione presentata da Sena Civitas sul Monte dei Paschi poi ritirata per consentire una riunione dei capigruppo con l’intento di approfondire l’argomento lavoro. Nulla sulla mozione relativa alla crisi della Whirlpool presentata dalla Lega e poi diventata unitaria con un emendamento firmato da tutti i capigruppo consiliari che ne ha cambiato il dispositivo. Il silenzio del Comune ha penalizzato tutti maggioranza e opposizione, tranne qualcuno che sembra sfuggire alle logiche dell’informazione zero. E stiamo parlando delle elezioni politiche, immaginiamo cosa non potrà accadere per quelle amministrative. La par condicio non è comunicazione zero, ma dare il giusto spazio a tutte le componenti e l’accesso ai mezzi di comunicazione.
Cosa diversa da come viene interpretata dall’ufficio stampa del Comune. E si capisce il perché”.