SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Tutto quello che viene dal Governo o dalla Regione Toscana l’amministrazione comunale di Siena non lo considera o lo sminuisce in una logica di autarchica politica. Comunque, sul Fondo di garanzia senese al di là delle parole e degli schieramenti, l’avvocato De Mossi ci dica nel dettaglio: la normativa che intende adottare? Quali sono i capitali che vorrebbe impegnare? La disponibilità dei soggetti interessati in base anche alle norme e agli statuti? Visto che il problema è velocizzare l’accesso al credito, ci dica quali sono i tempi di realizzazione di un fondo di garanzia di primo livello? Se tale fondo dovrà operare su scala provinciale? Nel caso fosse così, la somma di 15 milioni di euro è considerata sufficiente? Perché non ha pensato a costituire da subito un centro di assistenza per aiutare gli operatori nell’accesso ai finanziamenti previsti dall’ultimo DPCM governativo? Nella prossima settimana le aziende cominceranno a decidere e contattare le banche per le scadenze di fine giugno per tasse, contributi, affitti, fatture non più procrastinabili. Siamo certi che le imprese aspetteranno il progetto del sindaco?”