"Si facciano le primarie nel caso ci siano le condizioni e la condivisione per effettuarle"

SIENA. Da Simone Petricci, componente dell’esecutivo del Partito Democratico di Siena, riceviamo e pubblichiamo
“L’intervento di Giulia Mazzarelli pubblicato ieri stimola delle riflessioni, riguardo all’iniziativa che dovrà intraprendere il Partito Democratico comunale ricercando la massima attivazione del confronto nei propri organismi dirigenti. Le difficoltà emerse nell’attuale governo cittadino offrono spunti per una azione più incisiva del centrosinistra nel dare nuove prospettive di sviluppo, sulle quali far convergere la più ampia condivisione di intenti. Risulta pertanto fondamentale prestare ascolto alle istanze plurali che provengono sia da dentro il partito che dalle varie forze politiche e civiche della coalizione e, soprattutto, dalla cittadinanza comune, che sta fuori dalle stanze di partito. Perché solo con la più ampia condivisione e partecipazione alle scelte si creano le condizioni per aumentare il consenso.
La nascita di un primo largo tavolo di soggetti civici e politici che si richiamano ai valori del centrosinistra è sicuramente un risultato positivo ed un punto di partenza che va nella giusta direzione, se accompagnato dalla capacità di una apertura all’esterno, che faccia diventare lo schieramento davvero rappresentativo di quell’elettorato diffuso che guarda con interesse a questa proposta. Per stimolare questo grande coinvolgimento, insieme ad un progetto di governo della città credibile, sarà fondamentale la scelta della candidatura di primo cittadino, che possa rappresentare queste istanze, attraverso un percorso partecipativo che risvegli la voglia di determinare le scelte e lo stimolo ad un impegno diretto di molta gente.
Il ricorso alle primarie che viene richiesto da un pezzo del partito e anche da qualche schieramento che ha firmato l’appello della coalizione di centrosinistra, può rappresentare uno strumento idoneo per garantire una larga condivisione di persone che agiscono oltre il perimetro delle forze politiche e che deve essere tenuto in considerazione. Infatti, è un possibile metodo di selezione che viene richiamato tanto nel documento firmato dalle forze del centrosinistra che nel deliberato che l’Assemblea Comunale del PD ha affidato al segretario ed all’esecutivo insieme al mandato di attivarsi per la creazione di un fronte di alleanze. Le primarie di coalizione, o in subordine di partito, sono inoltre lo strumento di scelta prioritario per cariche monocratiche previsto dal regolamento del Partito che può essere superato da altre opzioni solo se in presenza di una decisione diversa assunta dalla coalizione e successivamente, per eventuali primarie interne al PD, da una ampia maggioranza dei partecipanti all’Assemblea Comunale intenzionati a percorrere altre strade. Come è altrettanto certo che per effettuare le primarie sia necessaria la presenza di più istanze di candidature disponibili a misurarsi in una competizione autentica senza esiti scontati, in assenza delle quali le primarie sarebbero impraticabili.
Quindi, una volta raggiunto il primo traguardo della costituzione del tavolo del centrosinistra, che deve proseguire il proprio lavoro, è opportuno avviare il ragionamento sul percorso che porti all’individuazione del profilo di una candidatura contemperando tutte le soluzioni e gli strumenti possibili, incluso le primarie nel caso ci siano le condizioni e la condivisione per effettuarle. Una discussione che dovrà essere compiuta prioritariamente all’interno dello schieramento di centrosinistra, ma che, per quanto riguarda il Partito Democratico, dovrà essere affrontata quanto prima dentro all’Assemblea Comunale quale organismo collegiale deputato ad assumere le decisioni”.