"Abbiamo idee chiare e vogliamo dare un contributo utile per migliorare questo Piano"
SIENA. Dal Gruppo Consiliare PD riceviamo e pubblichiamo.
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Da Pontevedra a Copenaghen, il mondo sta andando verso il contenimento della mobilità privata e la liberazione di strade e piazze dalla sosta delle auto, incentivando la mobilità “dolce” ed il trasporto pubblico. E qui a Siena, invece, si vuole scavare una galleria sotto l’Antiporto di Camollia. Ma le nuove infrastrutture interne alla città devono servire per migliorare il traffico, non per aumentarlo. Nell’ultima versione, poi, ci sarà bacino di utenza per l’ipotetica metropolitana tra Badesse e Isola d’Arbia, dove il Piano operativo immagina con futuri ipermercati di spostare il cuore commerciale della Città? E senza, oltretutto, vincolare questo progetto alla realizzazione preventiva di una adeguata viabilità. Nel PUMS si è anche scritto che finalmente avremo le rotatorie, ma ciascuna di loro era già programmata fin dal precedente Piano Secchi; quindi non necessitavano di pianificazione urbanistica, bensì di concreta realizzazione.
Gli unici punti di attracco per i turisti saranno “il fagiolone”, il parcheggio del Palasport ed un’area davanti alla risalita di San Francesco (in attesa del recupero dell’ex SITA e del campino di San Prospero, sgombrato dalle auto)? E’ bene, al contrario, che l’attracco dei turisti interessi più parti della Città, per garantire una distribuzione equilibrata dei flussi, favorendo una crescita armonica della rete commerciale e dei servizi, a vantaggio degli ospiti e dei cittadini.
Diradati gli “effetti speciali”, ci sono anche soluzioni condivisibili, già impostate dalle precedenti amministrazioni del centro-sinistra, come un collegamento viario di 2 km tra la Strada Chiantigiana e San Miniato, per il quale, però, non si è ancora interloquito col Comune di Monteriggioni, cosi come per la sistemazione dell’incrocio di Fontebecci. La riqualificazione di piazze importanti del centro storico comporta la diminuzione dei posteggi a favore della possibilità di sosta nei parcheggi scambiatori esterni alla Città ed è un’operazione delicata, da condividere con gli utenti interessati. Bene il progetto di rivedere il nodo stazione, con la separazione dei flussi del traffico ordinario con quello dei pullman a lungo percorso. Così come quella di corsie preferenziali in viale Mazzini e viale Bracci, seppure garantendo ai residenti valide alternative per la sosta, magari recuperando l’opzione della Aru che due anni fa fu approvata da un referendum (insieme a Valli), volutamente inattuato dalla attuale Giunta. Sul fronte della nuova viabilità stradale, prendiamo atto che questa Amministrazione si muove in continuità con quella precedente per il Lotto Zero, la nuova Cassia ed il collegamento con la Siena-Grosseto.
Tornando al traffico delle auto, come si fa a migliorare la mobilità “dolce” se non si programmano nuove pedonalizzazioni ed una nuova rete ciclabile, autonoma da quella stradale, con adeguata manutenzione del sistema di bike sharing, oggi abbandonato a se stesso? Infine, in era post-Covid, il Trasporto Pubblico deve rispettare precisi parametri di sicurezza che riducono il numero dei potenziali passeggeri, ma la frettolosa adozione del PUMS non ha permesso di affrontare queste problematiche, compreso il problema della riorganizzazione dei tempi della Città: dal trasporto dei non vedenti alle novità in tema di orari di telelavoro, entrata ed uscita dalle scuole, del mercato ecc.
Il nostro Voto, quindi, è negativo, perché non si capisce alla fine come ci si vuole muovere e quale sistema di mobilità integrata si vuole perseguire; ma abbiamo idee chiare e vogliamo dare un contributo utile per migliorare questo Piano della Mobilità per la nostra città”.