"E’ necessario coordinare enti, attori economici e sociali per programmare il futuro"
SIENA. Da Andrea Valenti, segretario provinciale del Partito Democratico Siena, esecutivo provinciale, riceviamo e pubblichiamo.
“Ieri è stato il giorno del cordoglio. I sindaci hanno osservato un minuto di silenzio per commemorare chi non ce l’ha fatta ed è stato strappato via dal virus e l’impegno di chi combatte questa battaglia in prima linea.
Nello strazio quotidiano dei numeri, dove si alternano paura e speranza, la prospettiva deve essere sempre la stessa: il futuro. Dell’Italia e di questa provincia.
Il Governo ha stanziato ulteriori risorse per chi non ha niente, una prima boccata di ossigeno importante che verrà distribuita con linee guida condivise dai comuni, soggetti giustamente scelti per la loro erogazione. I sindaci sono il presidio della Repubblica sul territorio, il loro lavoro in questi giorni è quanto di più prezioso possa esserci per la cittadinanza. Anche loro combattono in prima linea, ogni giorno.
La Regione Toscana sta dando importanti risposte per la tenuta e il rilancio del tessuto economico. Stanziando risorse per l’agricoltura, sospendendo pagamenti, sostenendo con misure importanti la liquidità delle imprese, attivando la cassa integrazione in deroga.
Come abbiamo già detto, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte anche in provincia di Siena.
Facciamo un plauso al Prefetto di Siena e alla Camera di Commercio che si sono fatti promotori della convocazione di un tavolo del quale ribadiamo l’assoluta necessità. Serve, ne siamo convinti e lo ribadiamo, un luogo di coordinamenti tra enti come Regione, Provincia, capoluogo, Comuni senesi, insieme, alla Fondazione MPS, alla Fises, al Microcredito di Solidarietà e alla Fondazione Antiusura, alle associazioni di categorie, ai sindacati, al mondo del credito, alle forze del terzo settore, al volontariato e alle università.
Dobbiamo fin da ora programmare il futuro economico e sociale dei nostri territori, uscendo dalle discussioni oziose sul “quando”, valutazione che spetta al mondo scientifico, ma rilanciando prepotentemente la discussione sul “come”. Come sostenere le imprese, come fornire liquidità, come riprogrammare e riprogettare, come rilanciare e ricostruire. Servono interventi che diano sostegno alle criticità nelle quali possono incorrere sia le famiglie che il tessuto economico, come serve puntare sull’ eccellenza che ci ha reso e ci renderà protagonisti sul piano nazionale, il distretto delle scienze della vita.
Ribadiamo anche che serve una fase di coesione sociale inedita e aperta a tutte le forze. Collaborare, pur nella diversità di opinioni, è un imperativo. Ma con la consapevolezza che la collaborazione deve essere fattiva e sincera da parte di tutti, evitando di salire in cattedra e dare lezioni, evitando percorsi in solitaria con istituzioni che hanno una dimensione sovracomunale e funzioni diverse, rinunciando alla volontà di prevalere, con un rapporto leale e costruttivo che ci metta assolutamente al servizio della società. Sosteniamo tutti le istituzioni e il loro dialogo, senza il quale non c’è coordinamento delle forze e delle idee, che occorre per dare risposte all’oggi e per costruire un nuovo progetto per domani”.