I democratici hanno chiesto informazioni circa l'uso degli spazi comunali e dei fondi destinati ai consiglieri e gruppi consiliari
SIENA. Un’interrogazione del Gruppo consiliare PD mette in luce l’utilizzo del fondi dei consiglieri e gruppi consiliari e degli spazi comunali. I consiglieri hanno chiesto di rendere noto come è stato impiegato sino a oggi il fondo e per quali iniziative, e se, a titolo oneroso o gratuito, sono stati concessi gli spazi comunali ai singoli consiglieri e gruppi consiliari. Il sostegno delle attività di finalità pubblica è un’importante garanzia per la politica in quanto favorisce comunicazione, partecipazione, confronto, trasparenza, ed è dettagliatamente normato da un apposito regolamento. In base alla norma legislativa che sottopone i consiglieri agli obblighi di trasparenza, il Gruppo PD ha ritenuto utile conoscere e valutare l’uso fatto dal consiglio del fondo e degli spazi. Nella risposta il Presidente del Consiglio ha dato lettura dell’elenco dei rimborsi riconosciuti ai Consiglieri comunali e ai Gruppi consiliari nell’anno 2016, rimborsi economici che ammontano a circa 1.300,00 €. L’elenco dettagliato sarà reso pubblico nel mese di aprile sul sito del Comune in adempimento alle vigenti norme sulla trasparenza. In merito all’uso degli spazi comunali, durante il 2016, nel dettaglio, la sala posta al piano nobile di Palazzo Patrizi è stata concessa a uso gratuito per 28 iniziative, di cui 20 al Movimento Siena Cinque Stelle (una media di quasi due al mese), 2 a Sinistra per Siena, 2 a L’Alternativa, 1 a Siena Civitas, 1 al Gruppo misto, 1 a Siena Cambia, 1 al Partito Democratico. A titolo oneroso con un rimborso spese di 80 euro la Sala è stata concessa ai gruppi consiliari quattro volte: 3 al Movimento Cinque Stelle e 1 al Gruppo Siena Civitas. Emerge quindi come il Gruppo Cinque Stelle nel corso del 2016 abbia più volte utilizzato gli spazi a titolo gratuito per iniziative che, a quanto risulta, non rispondono ai requisiti richiesti e configurano, a tutti gli effetti, un finanziamento pubblico stimabile per un importo complessivo di 1.800 euro, superiore ai costi di rimborso di tutto il Consiglio comunale, gruppi e singoli consiglieri. Tali spazi, infatti, non possono essere utilizzati con agevolazioni per attività interne di partiti e movimenti. “Coloro che si fanno forti di una politica immune dai finanziamenti pubblici, si dimostrano quantomeno incoerenti: da un lato esibiscono piccole populistiche rinunce, dall’altro, aggirando la normativa, utilizzano, in modo ben più cospicuo, le risorse pubbliche in modo improprio sfruttando un’opportunità in contraddizione con i principi di cui si fanno fieri promotori. Legittimamente i gruppi consiliari e i consiglieri possono usufruire di fondi a sostegno dell’attività politica e utilizzare alcuni spazi comunali per iniziative di carattere pubblico; il fine è di dare a tutti, maggioranza e opposizione, pari strumenti per la promozione dell’attività amministrativa, ma tali opportunità non possono costituire una fonte di finanziamento pubblico”.
Gruppo PD