Le difese di Mussari e Baldassarri hanno chiesto il proscioglimento
MILANO. Il 19 settembre il gup Livio Cristofano deciderà in merito allla richiesta di patteggiamento presentata dal Monte dei Paschi per le vicende sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Nalla stessa giornata Cristofano deciderà anche se mandare a processo o meno 17 persone (fisiche e giuridiche) tra cui gli ex vertici di Mps, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri.
Oggi i legali di Mps, imputata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, hanno formalizzato l’istanza di patteggiamento a 600 mila euro di sanzione penale con una confisca di 10 milioni di euro; sono intervenute per chiedere il proscioglimento nell’ambito dell’udienza preliminare le difese di Mussari e Baldassari: Nelle prossime udienze, fissate per il 15 e il 18 luglio, parleranno i difensori di Deutsche Bank e Nomura, anche loro imputate per la legge 231 del 2001. Cancellata l’udienza del 22 luglio che, invece, arriverà il 19 settembre (annullata anche un’udienza prevista per l’8 luglio prossimo).
Dalle indagini dei pm di Milano risulterebbe che, attraverso le quattro operazioni al centro del procedimento, sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, mai prodotti effettivamente. E sempre secondo l’accusa, Mps non avrebbe adottato le procedure per evitare che gli allora vertici, tra il 2009 e il 2012, commettessero i reati, contesti a vario titolo e in concorso con altri, per i quali i Pm hanno chiesto al Gup il giudizio: si tratta delle ipotesi di false comunicazioni sociali, abuso di mercato e ostacolo alla vigilanza di Banca d’Italia e della Consob, parti civili assieme ad oltre un migliaio di risparmiatori e alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.