SIENA. Dal Partito Pirata di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Avete letto la lettera di Giulia, studentessa 18enne della nostra città? [1] Una testimonianza drammatica, reale, intensa, della situazione dell’Istituzione Scuola e della Didattica a Distanza, che anche noi, nel nostro piccolo, avevamo denunciato. Ma Giulia, nella sua descrizione diretta e senza inutili fronzoli e bizantinismi, di chi la situazione di disagio la vive in prima persona e ne soffre, ci riesce decisamente meglio.
Desideriamo sottolinearne un passaggio, forse quello che più ci ha toccato per la sua drammatica concretezza: “A dicembre la mia regione è stata in zona gialla. I negozi erano aperti; tutti potevano riversarsi nelle strade per comprare i regali di Natale, o pranzare al ristorante con gli amici, o ritrovarsi nel pomeriggio in qualche bar per godersi un aperitivo. Le scuole superiori, invece, rimanevano off limits. Erano permesse le attività che ci vedevano come consumatori. Nient’altro. Siamo presi in considerazione solo come consumatori, non come persone, e non come risorse sulla cui formazione investire. E allo stesso modo la scuola stessa, “portando costi” allo Stato, e non contribuendo allo sforzo produttivo è sembrata sacrificabile, a differenza di altre attività. Certo, questo non vale per le scuole di grado inferiore, indispensabili al Paese in quanto luogo dove lasciare i bambini mentre i genitori lavorano. In questa situazione drammatica di emergenza, l’impressione che scaturisce è lo svilimento della scuola, ridotto a un’istituzione di babysitteraggio, un costo per il Paese.“
Ci auguriamo che anche i politici della nostra Città, della nostra Regione e del nostro Paese trovino il tempo, tra una intervista, un DPCM e una ordinanza, di leggere questa lettera. Perché crediamo che saper amministrare un territorio sia, prima di tutto, saper ascoltare i suoi cittadini. Soprattutto chi, come Giulia, a 18 anni ha già capito molto di come funziona la nostra società iperconsumistica e, attraverso la sua testimonianza, è capace di offrirci una bella lezione di realtà.
Complimenti Giulia, con la tua lettera ci dai nuova speranza in un futuro migliore, anche per Siena. E speriamo davvero di vederti tornare in classe, insieme a tutti i tuoi compagni”.