Sostegno anche da Azoone Universitaria e Mazzetti (Fi)
SIENA. “Questi pseudo-manifestanti, che hanno contestato il ministro Anna Maria Bernini fino quasi a impedirle di parlare, non hanno nulla in comune con la storia e la cultura di Siena. Io ho la mia idea ed è ben chiara e difendo il diritto a esistere dello Stato di Israele; tuttavia, accetto posizioni diverse dalla mia, purché non ledano i miei diritti o quelli di altri. Voglio ricordare il grande impegno del ministro Bernini sul settore dell’università che è stato a dir poco dimenticato durante governi formalmente più ‘progressisti’. E voglio anche ricordare che è l’Italia a guidare una missione nel Mar Rosso per proteggere i rifornimenti da cui dipendono anche questi anticapitalisti con lo smartphone, che hanno abusato di un luogo di crescita dell’individuo per la loro goffa comparsata”. Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia Siena Alessandro Pallassini.
Solidale anche Azione Universitaria
In una nota il presidente Nazionale di Azione Universitaria, Nicola D’Ambrosio, e Matteo Zoppini, membro dell’Esecutivo Nazionale, dichiarano la propria solidarietà a Bernini.
“Solidarietà al ministro Anna Maria Bernini, bersaglio dell’ennesima sceneggiata pseudo pacifista inscenata dai soliti professionisti della protesta nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico a Siena. Se il loro intendo era quello di dissuadere la titolare del MUR dall’esercitare il proprio diritto di parola saranno rimasti molto delusi. Bernini non è persona che si lascia intimidire.
Non è per nulla semplice mantenere la calma di fronte a un plotone di esecuzione ideologico pronto a impallinare con la solita retorica il rappresentante di governo di turno.
Ma si sa, la protesta è sempre qualcosa di più semplice e intellettualmente meno gravosa della proposta.
Restiamo in attesa di quest’ultima, scevra però dalle solite banali utopie qualunquiste”.
Mazzetti (FI) “Solidali con Bernini”
“Esprimo la mia solidarietà ad Anna Maria Bernini, persona estremamente competente e ministro di un governo di Centrodestra che ha riportato al centro, non con slogan ma con investimenti, il tema dell’Università. Sono liberale e accetto che ognuno difenda le sue opinioni per quanto lontane dalle mie, purché non impedisca a un’altra persona o a me di esprimermi. È ciò che oggi è successo a Siena ed è un qualcosa che non può esistere in una società libera. Mi stupisco che l’Università, nella persona del rettore, il sempre loquace Tomaso Montanari, cuor di leone quando si trattava di non onorare la memoria di Silvio Berlusconi, non abbia preso le distanze da questi contestatori, chiarendo che c’è un modo corretto di manifestare e uno non corretto. E che quello non è corretto”.